Ho capito
che non sarei mai stato capace di ballare sin da quando, sedicenne o
poco più, facevo parte di una comitiva di ragazze e ragazzi della
mia età che, quasi ogni domenica pomeriggio, si riuniva in casa di
qualcuno di noi per fare quattro salti - non in padella anche se per
me lo era. Infatti cadevo nella "brace" quando tentavo di
muovere i piedi al suono di qualsiasi ritmo musicale sia lento sia
veloce. Ero un ciocco di legno. Credo di aver pestato più piedi io
che chissà chi. Nessuno riusciva a battermi in questo primato. Un
bel giorno, anzi una bella domenica, visto che non riuscivo a fare un
passo di danza neppure sotto tortura, la comitiva decise all'unamità,
io astenuto, che il mio compito in quei pomeriggi danzanti fosse
quello di mettere e togliere sul grammofono i dischi a 78 giri de
'La Voce del Padrone'. A quell'epoca gli stereo ancora non
esistevano.All'età di circa diciannove anni la mia ragazza, che
sapeva ballare, decise di insegnarmi pena le 'dimissioni'. Un
pomeriggio, complici anche le sue datrici di lavoro, venni invitato a
casa loro attigua al laboratorio di magliera-sartoria dove appunto
lei lavorava , ci chiudemmo in una stanza e lì venni iniziato al
ballo. Il fatto è che riuscii ad imparare qualche passo di danza ma
soltanto al suono di quella famosa canzone che credo si chiamasse
"Beguine to beguine". Non ho mai capito se era un tango,
una rumba o qualsiasi altro ritmo. Provarono persino a farmi ballare
al suono di un valzer magari lento ma non ci fu verso che io
riuscissi a muovermi. Ero negato totalmente. Dopo un paio d'ore di
"Beguine", stremati, decidemmo per quel giorno di smettere.
Col trascorrere degli anni ci furono altri tentativi, la maggior
parte andati a vuoto, ma ormai s'era capito che era inutile cercare
di farmi imparare a ballare.Avevo compiuto 55 anni, ancora lo
ricordo, e un mio amico che festeggiava il suo di compleanno,
m'invitò a casa sua. Era un sabato pomeriggio d'autunno e il suo
appartamento, veramente grande e piuttosto di lusso, pullulava di
persone d'ambo i sessi sia nostri coetanei sia qualcuno anche più
anziano. La maggior parte erano donne.
Ad un certo punto ci fu chi mise in funzione uno
stereo ad alto volume e parecchi degli invitati si gettarono nel
vortice delle danze. Io, prudentemente, mi sedetti su di una
poltrona e cominciai ad ammirarli. Qualche minuto dopo si avvicinò
una signora, mia coetanea, la quale mi disse
- Scusi lei balla?
- Ehm... veramente io...le confesso che non so ballare
- Ma questo
che sta ascoltando è un tango ed è facile da ballare
- La
ringrazio ma non farei altro che pestarle i piedi
- Non si
preoccupi, venga, la porto io
- Dove?
- Qui, a
ballare, venga su, si faccia coraggio
- Non c'è
una Beguine? Mi sentirei più sicuro.
- Poi la
cercheremo, adesso prenda il mio braccio e mi segua.
Dopo quel
giorno la seguii ancora.
26 commenti:
quando si dice che l'amore è cieco... in questo caso sapeva ballare! comunque non essere disperato anch'io, tranne qualche slow, non riesco a scollarte i piedi dal pavimento al suono di un disco.
Oh, ma povero Aldo, non ti lasciavano proprio in pace, 'ste donne!!! :DDD
... e poi c'è chi non crede che la musica faccia miracoli!
Un po' ambigua l'ultima affermazione
la seguisti dove? :):):)
Ciao Aldo!
Cristia'
Buongiorno Aldo,
non ho capito, ma poi hai imparato a ballare???
Scherzo ;))), l'incontro più romantico che abbia mai letto.
Ciaoooooo
Aldo, che bello questo racconto e l'incontro ancor di più. Poi è continuato eh!? :)
Ho ballato tanto da giovane, detto fra noi ho ballato finché non ho incontrato mio marito. Mannaggia! E' inutile dirgli : "scusi, lei balla?" Non c'è mai stato verso :(
Tu almeno c'hai provato: bravo!
Baci Nou
Ennesima dimostrazione che il ballo per gli uomini è solo un sistema per ...caricare. E comunque Beguine the beguine è ...una beguine, ahhahahaha
Perfetto. A ritmo di danza. La musica e l'amore. Un connubio perfetto.
Ti abbraccio Aldo
Aldo, era questa la canzone? Spero di sì, volevo dedicartela. Un abbraccio.
ma forse la versione che ricordi è questa. ;-)
una volta mo marito quando ancora eravamo fidanzati mi chiese se mi piaceva ballare, io risposi di sì credendo fosse il preludio ad un'eventuale serata ballerina...e invece no, quando gli ho chiesto che me l'aveva domandato a fare se poi non mi ci avevo mai portato mi ha risposto che era solo per curiosità.... MMMMM
caro Aldo,
quando mi sono trovato in pranzi fra amici che poi sconfinavano con le danze mi sono sempre sentito un pesce con l'acqua più vicina a cento chilometri! Stessa sensazione quando dopo le cene iniziavano i canti accompagnati dall'inevitabile e instancabile chitarrista.
Questo sono stato io e adesso mi proteggo (evitando pranzi e cene) dai fastidiosi agguati ballerini e canterini.
Ciao Aldissimo. robi
Che finale tenero! Bella la foto di te con Massimo!
Che ammaliatore, Aldo!
Facesti colpo Alduccio!! Non è difficile saper ballare, anch'io sono un po' negata, ma mi sono sempre buttata nella mischia, pur pestando i piedi..My boss l'ho conosciuto in una discoteca:-)Baci
Sei un "tombeur de femmes" caro Aldo. Mio marito non ha mai ballato con me ed io adoro ballare.
nn c'è niente da fare la musica ci trascina!
Evidentemente sapevi ballare a tua insaputa.
Che bella storia!! :)
Pure io sono un ciocco di legno!!!
Stupenda storia con altrettanto stupendo epilogo. Un salutone.
Evidentemente avevi bisogno della persona giusta che sciogliesse "sto ciocco de legno"!
Saluti,
Annalisa
A me non piace molto ballare..
Arrivo!
Aldo, mi hai fatto ricordare i tentativi fatti con mio marito quando circa 15 anni fa ci iscrivemmo a un corso di ballo liscio: avevamo imparato i passi di alcune danze, ma per C. la musica non aveva nessun significato: se pensava di dover ballare un valzer, poteva andare avanti con il suo un-due-tre qualunque fosse l'accompagnamento!
Ciao Carissimo!
Arrivo!
Aldo, mi hai fatto ricordare i tentativi fatti con mio marito quando circa 15 anni fa ci iscrivemmo a un corso di ballo liscio: avevamo imparato i passi di alcune danze, ma per C. la musica non aveva nessun significato: se pensava di dover ballare un valzer, poteva andare avanti con il suo un-due-tre qualunque fosse l'accompagnamento!
Ciao Carissimo!
Arrivo!
Aldo, mi hai fatto ricordare i tentativi fatti con mio marito quando circa 15 anni fa ci iscrivemmo a un corso di ballo liscio: avevamo imparato i passi di alcune danze, ma per C. la musica non aveva nessun significato: se pensava di dover ballare un valzer, poteva andare avanti con il suo un-due-tre qualunque fosse l'accompagnamento!
Ciao Carissimo!
Anch'io son sempre stato negato ma, poichè sono uno spudorato, ho sempre ballato liberamente là dove mi portava il ritmo e ... il mio 44 di piedoni. Un salutone, Fabio
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