mercoledì 23 ottobre 2013

SCUSI, LEI BALLA?

Ho capito che non sarei mai stato capace di ballare sin da quando, sedicenne o poco più, facevo parte di una comitiva di ragazze e ragazzi della mia età che, quasi ogni domenica pomeriggio, si riuniva in casa di qualcuno di noi per fare quattro salti - non in padella anche se per me lo era. Infatti cadevo nella "brace" quando tentavo di muovere i piedi al suono di qualsiasi ritmo musicale sia lento sia veloce. Ero un ciocco di legno. Credo di aver pestato più piedi io che chissà chi. Nessuno riusciva a battermi in questo primato. Un bel giorno, anzi una bella domenica, visto che non riuscivo a fare un passo di danza neppure sotto tortura, la comitiva decise all'unamità, io astenuto, che il mio compito in quei pomeriggi danzanti fosse quello di mettere e togliere sul grammofono i dischi a 78 giri de 'La Voce del Padrone'. A quell'epoca gli stereo ancora non esistevano.All'età di circa diciannove anni la mia ragazza, che sapeva ballare, decise di insegnarmi pena le 'dimissioni'. Un pomeriggio, complici anche le sue datrici di lavoro, venni invitato a casa loro attigua al laboratorio di magliera-sartoria dove appunto lei lavorava , ci chiudemmo in una stanza e lì venni iniziato al ballo. Il fatto è che riuscii ad imparare qualche passo di danza ma soltanto al suono di quella famosa canzone che credo si chiamasse "Beguine to beguine". Non ho mai capito se era un tango, una rumba o qualsiasi altro ritmo. Provarono persino a farmi ballare al suono di un valzer magari lento ma non ci fu verso che io riuscissi a muovermi. Ero negato totalmente. Dopo un paio d'ore di "Beguine", stremati, decidemmo per quel giorno di smettere. Col trascorrere degli anni ci furono altri tentativi, la maggior parte andati a vuoto, ma ormai s'era capito che era inutile cercare di farmi imparare a ballare.Avevo compiuto 55 anni, ancora lo ricordo, e un mio amico che festeggiava il suo di compleanno, m'invitò a casa sua. Era un sabato pomeriggio d'autunno e il suo appartamento, veramente grande e piuttosto di lusso, pullulava di persone d'ambo i sessi sia nostri coetanei sia qualcuno anche più anziano. La maggior parte erano donne.
Ad un certo punto ci fu chi mise in funzione uno stereo ad alto volume e parecchi degli invitati si gettarono nel vortice delle danze. Io, prudentemente, mi sedetti su di una poltrona e cominciai ad ammirarli. Qualche minuto dopo si avvicinò una signora, mia coetanea, la quale mi disse
- Scusi lei balla?
- Ehm... veramente io...le confesso che non so ballare
- Ma questo che sta ascoltando è un tango ed è facile da ballare
- La ringrazio ma non farei altro che pestarle i piedi
- Non si preoccupi, venga, la porto io
- Dove?
- Qui, a ballare, venga su, si faccia coraggio
- Non c'è una Beguine? Mi sentirei più sicuro.
- Poi la cercheremo, adesso prenda il mio braccio e mi segua.
Dopo quel giorno la seguii ancora.

26 commenti:

@enio ha detto...

quando si dice che l'amore è cieco... in questo caso sapeva ballare! comunque non essere disperato anch'io, tranne qualche slow, non riesco a scollarte i piedi dal pavimento al suono di un disco.

Cri ha detto...

Oh, ma povero Aldo, non ti lasciavano proprio in pace, 'ste donne!!! :DDD

Bastian Cuntrari ha detto...

... e poi c'è chi non crede che la musica faccia miracoli!

Unknown ha detto...

Un po' ambigua l'ultima affermazione
la seguisti dove? :):):)
Ciao Aldo!
Cristia'

Pia ha detto...

Buongiorno Aldo,
non ho capito, ma poi hai imparato a ballare???
Scherzo ;))), l'incontro più romantico che abbia mai letto.
Ciaoooooo

Nou ha detto...

Aldo, che bello questo racconto e l'incontro ancor di più. Poi è continuato eh!? :)
Ho ballato tanto da giovane, detto fra noi ho ballato finché non ho incontrato mio marito. Mannaggia! E' inutile dirgli : "scusi, lei balla?" Non c'è mai stato verso :(
Tu almeno c'hai provato: bravo!

Baci Nou

Enrico Bo ha detto...

Ennesima dimostrazione che il ballo per gli uomini è solo un sistema per ...caricare. E comunque Beguine the beguine è ...una beguine, ahhahahaha

Mariella ha detto...

Perfetto. A ritmo di danza. La musica e l'amore. Un connubio perfetto.
Ti abbraccio Aldo

Antonio ha detto...

Aldo, era questa la canzone? Spero di sì, volevo dedicartela. Un abbraccio.

Antonio ha detto...

ma forse la versione che ricordi è questa. ;-)

zefirina ha detto...

una volta mo marito quando ancora eravamo fidanzati mi chiese se mi piaceva ballare, io risposi di sì credendo fosse il preludio ad un'eventuale serata ballerina...e invece no, quando gli ho chiesto che me l'aveva domandato a fare se poi non mi ci avevo mai portato mi ha risposto che era solo per curiosità.... MMMMM

robi ciprax ha detto...

caro Aldo,
quando mi sono trovato in pranzi fra amici che poi sconfinavano con le danze mi sono sempre sentito un pesce con l'acqua più vicina a cento chilometri! Stessa sensazione quando dopo le cene iniziavano i canti accompagnati dall'inevitabile e instancabile chitarrista.

Questo sono stato io e adesso mi proteggo (evitando pranzi e cene) dai fastidiosi agguati ballerini e canterini.

Ciao Aldissimo. robi

Ambra ha detto...

Che finale tenero! Bella la foto di te con Massimo!

Gianna ha detto...

Che ammaliatore, Aldo!

riri ha detto...

Facesti colpo Alduccio!! Non è difficile saper ballare, anch'io sono un po' negata, ma mi sono sempre buttata nella mischia, pur pestando i piedi..My boss l'ho conosciuto in una discoteca:-)Baci

Erika ha detto...

Sei un "tombeur de femmes" caro Aldo. Mio marito non ha mai ballato con me ed io adoro ballare.

Ernest ha detto...

nn c'è niente da fare la musica ci trascina!

Susanna ha detto...

Evidentemente sapevi ballare a tua insaputa.

paroleperaria ha detto...

Che bella storia!! :)
Pure io sono un ciocco di legno!!!

mark ha detto...

Stupenda storia con altrettanto stupendo epilogo. Un salutone.

annalizard ha detto...

Evidentemente avevi bisogno della persona giusta che sciogliesse "sto ciocco de legno"!
Saluti,
Annalisa

Enly ha detto...

A me non piace molto ballare..

nina ha detto...

Arrivo!
Aldo, mi hai fatto ricordare i tentativi fatti con mio marito quando circa 15 anni fa ci iscrivemmo a un corso di ballo liscio: avevamo imparato i passi di alcune danze, ma per C. la musica non aveva nessun significato: se pensava di dover ballare un valzer, poteva andare avanti con il suo un-due-tre qualunque fosse l'accompagnamento!
Ciao Carissimo!

nina ha detto...

Arrivo!
Aldo, mi hai fatto ricordare i tentativi fatti con mio marito quando circa 15 anni fa ci iscrivemmo a un corso di ballo liscio: avevamo imparato i passi di alcune danze, ma per C. la musica non aveva nessun significato: se pensava di dover ballare un valzer, poteva andare avanti con il suo un-due-tre qualunque fosse l'accompagnamento!
Ciao Carissimo!

nina ha detto...

Arrivo!
Aldo, mi hai fatto ricordare i tentativi fatti con mio marito quando circa 15 anni fa ci iscrivemmo a un corso di ballo liscio: avevamo imparato i passi di alcune danze, ma per C. la musica non aveva nessun significato: se pensava di dover ballare un valzer, poteva andare avanti con il suo un-due-tre qualunque fosse l'accompagnamento!
Ciao Carissimo!

Blogaventura ha detto...

Anch'io son sempre stato negato ma, poichè sono uno spudorato, ho sempre ballato liberamente là dove mi portava il ritmo e ... il mio 44 di piedoni. Un salutone, Fabio