Un N.B. (che non centra niente con il post che segue) Desidero informare i blogger amici che, ove non dovessero vedere la mia piccola foto tra i “Lettori” del loro blog, sono autorizzatissimi, se lo desiderano, a procedere allo “scambio-link”, giacchè io non riesco a farlo. Grazie.
IL MARCHINGEGNO
Voglio dire due paroline sul marchingegno “telefonino o cellulare” che dir si voglia.
Dicesi marchingegno un arnese di complessa struttura, complicato ma anche munito dei requisiti necessari per il suo indispensabile utilizzo.
Ma chi ha detto che è indispensabile? E’ stata promulgata una legge al riguardo? No e allora?
Io, infatti, fino a qualche tempo fa, mi sono sempre opposto a volerne maneggiare uno e ho resistito fino all’estremo. Mi sono sentito come quel soldato giapponese che, unico al mondo, per anni e anni ha ignorato, penso volutamente, che la guerra nel ’45 fosse finita e continuava a restare nascosto nella giungla in attesa del nemico.
Dietro una forte insistenza di mio figlio, il quale già mi suppliziava da qualche tempo, ho alzato bandiera bianca e mi sono arreso. Causa un momentaneo ricovero ospedaliero. Ecco per quale motivo dovevo essere continuamente in condizione di essere contattato e di poter contattare. Addio pace e tranquillità.
Come milioni di cittadini sono entrato anch’io, purtroppo, a far parte della “famiglia dei cellularisti”.
E non finisce qui: sempre per ordini ricevuti, devo portarmelo appresso anche quando sono fuori casa.
Mi sento ridicolo e capisco il perché. Prima che mi fosse appioppato il mio marchingegno (io non ne volevo sapere) mi divertiva molto il fatto di incontrare persone che, camminando per strada, sembravano parlare ad alta voce con se stessi. Ai primi impatti, quando li incrociavo sul mio cammino vedendo che addirittura gesticolavano, cambiavo marciapiede e svicolavo, poi, col passare del tempo, mi accorgevo che, camminando, parlavano anche ad alta voce, con uno o due fili che fuoriuscivano dalle loro orecchie e allora capii che…non erano pericolosi.
Per non parlare dello spettacolo che veniva offerto soprattutto da persone di una certa età anche superiore alla mia (e sì che io ne ho 78), le quali allo squillare del loro apparecchio prima si guardavano intorno per capire se lo squillo li riguardava oppure no e poi iniziavano una “importantissima ed inderogabile” conversazione a base di… “come stai? – che mangi a pranzo? – ieri sera che hai visto in TV? – che dici me lo compro quel vestito? – tu adesso dove stai? – io sto sul bus e fra poco scendo – sì, va bene, ci sentiamo più tardi – un bacione”…
Si spiega così perché quando esco di casa lo porto con me a passeggio, nascosto in tasca e, ove mai dovesse vibrare (mi hanno persino messo in funzione il “vibratore”) e poi mettersi a suonare io non faccio altro che girare lo sguardo intorno con aria interrogativa e vedere “l’effetto che fa”. Risponderò a tempo debito, sempre se riuscirò a capire chi mi ha chiamato. Mi hanno istruito su come fare per sapere questo, quello e altro ancora ma evidentemente qualcosa dentro di me si rifiuta di collaborare.
Esiste, è vero, la cellulare-dipendenza (da Neologismi Quotidiani di Adamo e Della Valle). Sms, telefonate, pettegolezzi da rivelare il prima possibile senza aspettare di tornare a casa; la “cellulare-dipendenza” non abbandona gli italiani neanche quando sono al volante (Sicilia, 25 ottobre 2001, p.9, In Italia – Nel Mondo).
Mi viene detto “è il progresso, bellezza”…Già, devo prenderne atto, mi devo rassegnare come ho già dovuto fare per altri marchingegni.
Giorni fa mi sono intenerito e quasi commosso nel vedere un uomo, avrà avuto circa 60 anni, che stava facendo una telefonata ad uno di quegli apparecchi di ultima generazione coperti da una piccola semi-cupola in plexiglas, ancora installati in alcune strade delle città.
Non so se funzionano ancora a gettone oppure occorre usare qualche altra cosa (forse una parola magica come ad esempio “abracadabra” o una password?) ma io ritengo che siano ancora utili.
Stavo quasi per fermarmi accanto a quel signore, congratularmi con lui e stringergli la mano. Avevo incontrato un “compagno di sventura”! Se e quando ne incontrerò qualcun altro gli chiederò se vorrà far parte di una costituenda “Associazione per il ripristino e la valorizzazione del telefono fisso” tanto che male può fare un’associazione in più o in meno.
77 commenti:
Salve,
anche io come Lei avrei preferito vivere nell'epoca amanuense che più mi si addice nonostante sia più giovane,invece mi hanno lentamente convinto,non ultimo l'uso del pc(parola inusitata riferita a me) che mi hanno costretta ad usare anche al lavoro,nonostante mai l'avrei pensato,essendo infermiera ed espletando la mia professione sulle persone e non sulle macchine...eppure il progresso(?) colpisce tutti volenti e nolenti e...la cosa peggiore, è che ci si abitua e comprendo pure le ansie dei suoi parenti che la obbligano ad essere sempre raggiungibile dal marchingegno!!
però coraggio! a volte uno di quei cosi che funzionano a scheda(a monete quasi mai:orrore!)se non distrutti dai vandali,ancora funzionano e si trovano quasi interi!;-)
faccio il tifo per Lei!!
Buon inizio settimana.
Le “comodità” delle moderne tecnologie ci allontanano dai “bei tempi antichi” (ma erano davvero belli !!), ma ci permettono di fare cose che mai ci saremmo sognati. Io che ero testardamente contrario al computer ora mi ritrovo ad avere un blog. E la soddisfazione di parlare venerdì sera con mio figlio,( che è all’estero per lavoro) in videochiamata, mi ripaga delle tante delusioni della vita di oggi. Un saluto
@Aglaia: A chi lo dici: oltre che al telefonino ho dovuto cedere, da poco più di due anni, anche al PC (ORRORE) io che ho sempre amato la penna stilografica di buona memoria. Soltanto perchè tra fratelli e nipoti hanno insistito e me lo hanno regalato con tutti gli accessori. Sto ancora imparando come sto facendo con il blog da poco più di 4O giorni. Come si dice? chi vivrà vedrà! Ecco, appunto.
ps.Ti dispiacerebbe togliere il "lei" di mezzo ed usare il "tu", mi sentirei più a mio agio.
Buon lavoro a te che conosco benissimo avendo frequentato ospedali sin dal 1953. Una professione molto delicata e faticosa.
A rileggerci.
@catone: Convengo anch'io, ahimè, su quello che hai detto e che non mi sarebbe passato mai per l'anticamera del cervello.
Tramite Skipe e webcam riesco a parlare e vedere un mio fratello in Germania, due nipoti a Grosseto, altri due a Roma, un amico d'infanzia a Los Angeles, alcune persone in Romania ed Inghilterra. Come vedi mi sono adattato e pure troppo!
Ma lo sai che pure io, caro buon Aldo, metto la vibrazione? Non so ma se squilla dentro l'autobos, e magari hai pure una suoneria stupidissima, la gente ti osserva e io divento rosso come un peperone. Quindi vibrazione e basta.
Vista l'ora ti auguro una buona notte!
@l'incarcerato: Ottimamente! Credo sia l'unica soluzione per evitare scassamenti di cabasisi a noi e al prossimo.
Anch'io ho sentito delle suonerie molto strampalate, mah!
Ciao Aldo!
Io, a causa del mio lavoro, sono un cellularista quasi della prima ora, ma detesto questo aggeggio, soprattutto se usato a sproposito.
Sono sempre i figli che obbligano (di solito nella subdola forma del "regalo") i genitori anziani all'uso di questa diavoleria.
Forse [scusa la malizia, ma tu sei così ironico che conto sul tuo perdono] hanno qualcosa di cui vendicarsi ;-))
Comunque, io farei volentieri a meno del cellulare. Però non del mio computer!
Ciao! cometa
Anch'io fino a un anno fa non avrei mai pensato di usare il pc, lo rifiutavo.
Il cellulare lo comprai quando mio padre era in ospedale e dovevo avvertire mio figlio che viaggiava per lavoro.
La tecnologia è utile,ma bisogna farne buon uso.
Anche in chiesa trilli di telefonini.
Ti invito a visitare il mio blog poetico e mi lasci la tua fotina.
Qualche mese fa stavo guardando un film degli anni 60-70 e mi dicevo: che bel vivere allora, diverso da quello di oggi. Ma diverso in cosa? Ed ecco la risposta: NON C'ERANO TELEFONINI E COMPUTER! Ci voleva più tempo per fare le cose e se ne facevano meno, con più lentezza. Il problema non è ovviamente la tecnologia che è utilissima, ma l'uso FRENETICO e l'accorciamento dei tempi fra un'azione e l'altra. Chi viaggia per lavoro, una volta viveva momenti di pace almeno in viaggio. Oggi deve guidare, rispondere al cellulare e guardare il PC; siamo sempre reperibili, non c'è più pace e possibilità di stare da soli con noi stessi.
E poi una cosa che mi ha sempre fatto incazzare è che una volta il PCI era un partito, oggi il PC è un computer.
Ciao, Giorgio.
@cometa: Ho l'impressione che tu abbia ragione.
Mio figlio, probabilmente per avere mie notizie in tempo reale quando sono fuori casa, mi ha fatto sì quel "regalo" ma anche per vendicarsi di quando, dalla nascita all'adolescenza, io ho tenuto sotto controllo lui.
@stella: Al computer, l'ho già detto, mi sono rassegnato ma continuo la mia battaglia con il telefonino. Non parliamo poi del trillare di questi in luoghi chiusi.
La mia fotina è già inserita nel tuo blog "STELLA" al 21°posto(chi l'ha inviata non te lo so dire) ma per quella da aggiungere nell'altro "BLOG PER I CONCORSI DI POESIA" mi dispiace ma, come ho detto nel mio N.B. all'inizio di questo post, non so proprio come si fa.
@giorgio: Sai qual'è la cosa che mi fa più inca..are? Quella sembra, ma a me non me ne importa 'na mazza, che il telefonino che hai comprato ieri e cosi pure il pc., oggi sono entrambi superat da modelli sempre più aggiornati.
Amara considerazione: una volta il PCI era un partito (e che partito!) oggi è un PC. Ecco perchè al mio gli ho dato un nome:"Pasquale".
io resistetti a lungo, poi cedetti. ma non ho mai aggiornato il mio telefonino che è vecchissimo e ormai considerato un reperto di altri tempi. Lo uso per mandare messaggi di servizio a figlia e marito e per essere sempre reperibile dalla scuola del nipotino. Mi ha tolto alcune ansie (perché ugo non ritorna? e lo chiamo e mi dice sto per strada) ma me ne ha messe altre...
insomma un rapporto amichevole ma non fideistico
i telefoni su strada con la cupoletta su via merulana sono tutti muti
un abbraccio, marina
Oggi con il tuo post mi hai fatto divertire, avendo anch'io una bella età un pò mi sono riconosciuta in questa difficoltà nell'accettare la tecnologia ma penso come te a quanti vantaggi porta.Ti ricordi cosa era scrivere una lettera oggi la scrivevi,la mattina dopo la spedivi,arrivava dopo una settimana e dopo un'altra settimana o più arrivava la risposta.Era meglio era peggio non lo sò,comunque è giusto adeguarsi ai tempi se ci si riesce.
Sono d'accordo sull'uso smodato e sciocco del cellulare. Fare telefonate per sapere che cosa si è mangiato a pranzo proprio non serve!
Io, naturalmente, lo adoro! Non ci sto mai molto, ma sms e brevi comunicazioni sono il mio pane quotidiano. Che dirti? Vittima delle nuove tecnologie? Può darsi ma pc e cellulare fanno strettamente parte della mia vita.
Ah no!!! non transigo!! anche io ho costretto i miei a portarsi sempre appresso il cellulare..non ci potete far stare perennemente in ansia..come stavte voi quando noi, da adolescenti, uscivamo senza fornire notizia alcuna e voi morivate di paura :)
@marina: Ecco perchè non vado d'accordo col telefonino: mi mette ansia e non mi tranquilizza.
Mi sembra una specie di "Piccolo Fratello" che mi ascolta e che mi osserva.
Su via Emanuele Filberto,quasi a Piazza Vittorio, ce ne sono due di quelle cupolette che proteggono i rspettivi telefoni pubblici. E' a uno di quelli che ho visto quel 60enne che telefonava. Adesso non so se funziona ma cercherò di accertarmene.
Un abbraccio anche da me (spero che Ugo non me ne volia).
aldo.
@Stefania: Benvenuta! Noto con piacere che, almeno in parte sei d'accordo con me.
Invece io non sono d'accordo per quanto riguarda il servizio postale.
Sai mediamente quanto c'impiega una lettera, Roma per Roma, posta prioritaria? 4 o 5 giorni! Dov'è la priorità?. Questo succede da quando l'hanno resa obbligatoria, qualche tempo se non ricordo male.
L'ho provato sulla corrispondenza in arrivo e che non può viaggiare via e-mail.
Praticamente benchè circolano telefonini e pc siamo ritornati al tempo della diligenza. Sarà!
@Luz: Evidentemente tu hai la vita talmente frenetica che se non hai quei due marchingegni a disposizione continua ti manca qualcosa. (Sss!...sottovoce please, che non lo sappiano gli altri...ti invidio!!!).
C'è una cosa però che voglio dire: quando sono fuori di casa ma con questo coso in tasca, mi sembra come sentire la sua voce che mi ricorda: stai attento non devi correre...no lì non ci puoi andare... il caffè ti fa male, lascia perdere...non girarti a guardare quella "sventola" non è pane per i tuoi denti...
Insomma mi sembra di girare con una sorta di collare elettronico da slorvegliato speciale.
E' un'esagerazione? Forse.
Caro Monticiano, mio unico lettore dei pochi post finora scritti, è un piacere leggerti. Lo faccio sempre anche se non commento per ragioni di tempo. Ti ringrazio per i tuoi post, divertenti ma mai privi di significato profondo.
@Punzy: Allora ecco che ho scoperto!
Quarto atto del Rigoletto di Giuseppe Verdi: "Della vendetta alfin giunge l'istante"!.
Evidentemente voi giovani non vedevate l'ora di vendicarvi.
Però toglimi una curiosità: non è che collabori per la diffusione e la vendita di quegli aggeggi con relativo incasso di percentuale?
Credo addirittura che hai qualche rilevante quota di partecipazione in una di quelle società telefoniche che ci bombardano tutti i giorni di pubblicità sia in tv che a casa per telefono.
Se vengo a saperlo ti verrò a trovare ovunque tu sia.
passo volentieri al tu,ma appunto essendo anche l'educazione di altri tempi,da sola non mi sarei permessa!Grazie, ti auguro una buona serata!:-)
a monticià ci hai proprio che da ragione! il cellulare ha rovinato l'esistenza dell'uomo oltre che molte famiglie! pure io me sò dovuto piega al suo volere però ne farei volentieri a meno! e poi se nun te lo porti te dicono ... n'do azzo stavi? er telefono nun c'è l'hai ? ahahahahah che bello na vorta uscivi de casa e nessuno sapeva che facevi en'do annavi!
a monticià io sò er primo iscritto della tua nuova associazione!
P.S.
UN ABBRACCIO FORTE
@ricordandomi: ti leggo con piacere ecco perchè passo da te. I tuoi post sono veramente ottimi.
Non preoccuparti se non commenti i miei, aver saputo da te che li leggi mi basta e avanza.
@Aglaia: Oh! adesso sì che va bene. D'altronde siamo due blogger no? E quindi si conversa piacevolmente insieme come se fossimo amici di vecchia data, per questo non torniamo ai tempi che furono.
Dimenticavo:nel primo commento al tuo che hai qui postato, ti auguravo "Buon lavoro a te che conosco benissimo avendo frequentato ospedali sin dal 1953" ma ho saltato qualcosa. Volevo solo precisare che non mi riferivo al fatto di conoscerti perchè nel 1953 tu non eri nemmeno nata ma soltanto che ho conosciuto infermieri e personale sanitario a bizzeffe e apprezzato il duro e delicato lavoro che fate.
Buona serata anche a te.
faremo un gruppo su face: quelli che...abbasso il cell. e w il telefono fisso :-)
eh,eh,eh,e Monty,How many time?
M'è sembrato di leggere/sentire mio padre,prima si ostinava a NON volere "il simil marchingegno"
convinto che era un mezzo per cui mia madre lo avrebbe "controllato a vista"visto il suo aspetto e comportamento perenne di eterno sgarzolino,poi si è arreso-
I suoi clienti si chiedevano come ami NON avesse il cell,per poterlo rintracciare con comodo sempre-Nonostante tutto,ancora oggi(compira' a marzo 76 anni)si ostina a tenerlo spento,fatto salvo che gli abbiamo autorizzato la segreteria telefonica.cosi lui lo accende,ascolta i messaggi e decide se si e chi richiamare,un bel dramma quando abbiamo fretta di trovarlo,ma tantè ti risponde che lui è rintracciabilissimo su quello di casa,dove peraltro sa usare bene il fax in ricezione e in invio-Hyahoooo,e meno male!!
Ciaooooo Monty come va? ho visto l'anteprima delle e@mail,ma non ho ancora avuto tempo di rispondere,in questi giorni è stao un tale kaos(ho ancora pezzi Hardware sparsi dappertutto sul tavolo dello studio/laboratorio,uff,uff,)spero di rifarmi presto!
un abbraccio Monty :-)
p.s.????
“Associazione per il ripristino e la valorizzazione del telefono fisso” tanto che male può fare un’associazione in più o in meno.
E' un bel "contest"potresti lanciarlo fra' i tuoi tanti lettori,chissa??hai visto mai!!
@ARMANDO PARIS: Finarmente è arivato er seconno iscritto all'associazione (er primo so' io nun se lo scordamo).
Venghino, signori, venghino, ragazzino lassame lavorà...venite e iscriveteve tanto è tutto a gratise.
Me sa che rimanemo solo noi due.
Un abbraccio forte anche da me e un saluto alla futura mamma e a
Lorenzo. (Dimenticavo:la figlia di mio figlio,20 anni, si chiama Lorenza e un nipote di 58 anni, di cui sono anche padrino, anche lui Lorenzo).
ah,approposito Monty,il primo cell portatile comprato er ail mitiko Cityman,un coso di oltre un etto di peso e quasi altrettanto di batteria,il prefissso era il mitiko oramai in disuso 03777 e purtroppo,haimè non esistevano le Sim ricaricabili ma si era obbligati(Telecom imperava)ad un abbonamento con ben 50.000 £ di costo fisso di Ta$$a erariale,da pagare anche se non lo si usava a cui aggiungi il costo esorbitante del prodotto stesso-Lo ricordo ancora oggi,nonostante che da llora siano passato ormai quasi 19 anni,infatti era il giugno del 1990e mi fu ' molto utile,visto che"sostai" in ospedale ben un mese e mezzo-Ma conoscevo bene il modello,visto che ne avevo instalalto uno in macchina due anni prima-Anche se ad onor del vero c'è da dire che NON erano certo le lineee di oggi e in macchina si viaggiava sui 450 MGH,certo non "LE DORSALI " informatiche di oggi a fibre ottiche,ma piano piano si arrivera' a tutto,in tutto il territorio,alemno c'è da sperarlo,visto che l'Italia(come al solito) è piuttosto indietro rispetto persino a paesidel cosidetto Terzo Mondo come l'Africa
Monty,ho letto un po dei tuoi commenti-
Le fotine nel modulo "dei blog che seguo" si autoinstallano dasole,al momento che c'è lo scambio reciproco dei link nel modulo stesso
(spero di essere stata chiara)
Gabrybabelle KISS!!
@Pietro: D'accordo formiamo subito il gruppo "quelli che..."
Ma e l'Associazione?
Affrettati...tu saresti la tessera numero 3.
E' vietato da parte di chicchessia qualsiasi riferimento alla p2.
Gabry: Ahò chi nun more s'arivede.
Bene...procediamo con ordine:
1°) Per favore informa tuo padre che lo comprendo benissimo, che ha ragione, che gli sono molto vicino e che è pronta per lui, se vuole, la tessera numero 4 (anche qui niente p2)della costituenda Associazione. Digli pure che ha tutta la mia stima:resistere,
resistere,resistere.
2°) Quando mi parli di argomenti tecnici, di apparecchiature tecniche, di cose come "Cityman, MGH, DORSALI informatiche a fibre ottiche" tu sai benissimo, sadica come sei, che io vado in un brodo di giuggiole (oppure a suicidarmi buttandomi dalla finestra...però un momento...sto al primo piano...e se poi non ce la faccio a crepà?...continuerò ad essere torturato...vabbè per adesso soprassediamo).
3°) Le fotine nel modulo "dei blog che seguo" non mi pare si autoinstallino da sole.
Appena finito con te vado a controllare. Se non è cosi subirai una giusta punizione. Il punto è che tu sei molto chiara ma io sono un caprone testa dura.
Un abbraccio ed anche due Kiss.
@La Mente Persa: Visto che bella idea che m'è venuta? Ma sì, quella dell'Associazione, sì quella che è patrocinata da Meucci e Bell. Hai diritto alla tessera numero 5 (nix p2). Appena raggiunto il numero che mi ero prefisso procediamo subito alla nomina delle cariche: tu quale vuoi? presidente, vice-presidente,vice del vice-presidente. Cassiere no perchè l'iscrizione è gratuita. Si accettano solo donazioni da 3000 euri in su. Lo statuto? Si compone di un solo articolo che è il seguente: Articolo 1 - Si accettano le iscrizioni soltanto di coloro che non sono in possesso di telefonini-cellullari.
Monticià allora comanda colui che ha già commesso il primo misfatto...
Certo che venire da te è proprio rilassante!
Aldarè... buongiorno carissimo!
Intanto mi scuso per la sparizione... ma qui in ufficio stiamo vivendo una situazione particolare. Abbiamo cambiato - con il 31 gennaio - il Direttore Generale ed essendo io in Segreteria, il ritmo delle giornate mi assorbiva senza lasciarmi troppi spazi di "manovra"...
Sono anche indietro nella lettura dei tuoi post. Ma recupererò!
Su questo argomento, io direi che talvolta, soprattutto quando non ci si capisce, non ci si vuol capire o non ci su vuol far capire/conoscere, anche internet è un mezzo poco "umano"...
Ma gli aspetti positivi ci sono e surclassano quelli negativi.
Ma certo la differenza in questa e in ogno cosa la fa la MISURA!!!
Un abbraccio!
@Kaishe: Prima d'ogni altra cosa vengono gli impegni di lavoro e di famiglia, poi ci si dedica a qualcosa di diverso che possa, almeno in parte, allietare le proprie giornate.
Hai ragione tu, per l'uso di certi marchingegni ci vuole misura.
Hola seppur comprato in ritardo non nego che mi piace avere il cellulare, non telefono molto lo uso solo in casi necessari.....poi puoi sembra gestirlo come vuoi, puoi ripsondere oppure no, ma con i ragazzi è meglio averlo sempre a portata di mano!!!!
Hasta siempre!!!!!
UTILE.Questo l'aggettivo che do al cellulare per quanto mi riguarda.
L'avessi avuto quando mia figlia era fresca di patente e quando usciva la sera con amici,mi sarei risparmiata molte asnsie e avrei dormito di più.
Cristiana
@La Mente Persa: Benissimo. Allora siamo tutti d'accordo: niente voto
segreto (senza "pianisti"), per alzata di mano Gio è stata nominata all'unanimità segretaria della costituenda Associazione.
Sotto con le nomination per le altre cariche.
ps. Gio, se fossi in te il cellulare lo chiuderei in cassaforte. Non ce l'hai? Allora nella cassetta di sicurezza in banca. Non hai neppure questa? Mettila in una qualunque cassa e che riposi in pace.
@NADIA: Hola! Non ho capito bene se vuoi tenere sempre a portata di mano i ragazzi o il cellulare?
Eh! mamma birichina! I pargoli innanzitutto.
HASTA SIEMPRE!!!
@cristiana: Be' certo utile è utile ma, secondo me, non dovrebbe diventare indispensabile.
Vero è che per non stare in ansia è opportuno usarlo per "conoscere" che fanno i nostri figli ma non credi che finiamo col mettere in ansia loro?
Adesso sta in ansia mio figlio e con lui la sua famiglia, ma che ci posso fare?.
......caro monticiano...mi dispiace essere in disaccordo con te ...a me il telefonino ha fatto vivere momenti eccezionali...a buo intenditor....
un saluto
@upupa: E te credo che sei in disaccordo con me...quei momenti eccezionali non si possono dimenticare.
Un momento. Anch'io ho vissuto momenti eccezionali da quando mio figlio mi ha obbligato a tenerlo. Pensa che il mio marchingegno compie due anni il prossimo 10 aprile.
C'è una piccola differenza però: i miei momenti eccezionali purtroppo corrispondono, non soltanto certo, a soggiorni, brevi per fortuna, quale ospite in Hospital.
Questo è uno dei post più belli che abbia mai letto. Scritto benissimo. E che lascia il sorriso ad ogni periodo estinto.
Io il cellulare ce l'ho per pura "emulazione". Avevo 18 anni (ne ho 23 ora) quando me ne comprai uno. Comprai perchè i miei non volevano regalarmelo, e alla fine io ogni estate finito l'anno scolastico, andavo a lavorare.
Serve fino a un certo punto. a volte è una vera invasione della privacy e del quieto viver.
bisogna saperlo usare con saggezza.
Ah, in questo post ho trovato molto dello spirito di Achille Campanile!
Purtroppo 'sti cellulari sono diventati quasi indispensabili, così come il pc. Tuttavia concordo: il PCI era un'altra cosa... Dobbiamo accontentarci (però rifarlo, un partito come quello... chissà).
Una volta, sul bus, c'era un tale che parlava a tutto volume ed un signore l'ha steso così: "Non ci interessa che cosa deve fare alle 21. Parli piano, a me ed agli altri passeggeri non interessa!"
Ciao
Nulle è più essenziale del superfluo. Il progresso deve essere mediato dal mercato e quindi bisogna creare bisogni che non esistono. Magia o inganno?
Sussurri obliqui
@Le Favà: Adesso dico come quella pubblicità: "sì il mio... è bello ma quando ho visto il tuo lavato con.......!" Proprio così. Mi sono affacciato nel tuo blog e sono rimasto basìto. Scrivi che è una meraviglia per gli occhi, la mente e tutto il resto. Tu dici che hai 23 anni. Io che ne ho 78 a questo punto che faccio? Mi vado a buttare nel biondo (una volta) Tevere e aspetto serenamente il defluire.
@riccardo uccheddu: Riccà' ...embè
mi meraviglio di te...ma come? non lo hai abbracciato quel signore sul bus che ha redarguito il logorro-cellularista con i toni alti? Se fossi stato in quel bus avrei anche applaudito e avrei incitato anche gli altri a farlo.
Su di un nuovo grande partito di sinistra per ora è meglio stendere
un velo pietoso.
Per l'indispensabilità dei marchingegni qualche volta ho dei dubbi.
@progvolution: Superfluo, mercato, bisogni che non esistono, inganno. Ecco ho messo in fila le tue stesse parole e le adopero per restare del mio parere "tornerei al tempo che fu".
Caro Monticiano,ti leggo spesso con piacere,anche se non scrivo quasi mai.
Oggi ho deciso di lasciarti un saluto e buone passeggiate :)
aria
@Anonimo: Ti dò il benvenuto e ti ringrazio per la tua attenzione.
Simpatica la firma al termine del tuo commento. Forse significa qualcosa per te.
Aldo, alla mia tenera età non so stare senza PC e senza cellulare.
Ma ti giuro che il cellulare lo uso in modo educato senza disturbare.
ciao ciao
Mi piace scrivere con la penna, a mano.
Mi piacciono le penne, le matite. Mi piace inviare lettere e cartoline e riceverne.
Pero' siamo qui a parlarci con il pc
E allora!
Il progresso da' strumenti
Sta a noi sfruttarli e non FARCI SFRUTTARE!
Enjoy Aldo
@teodo: Già intanto l'educazione vuol dire molto. Non dico che quando una persona usa il telefonino si debba nascondere. Basterebbe limitare le chiamate esterne da e verso qualcuno solo a quelle veramente indifferibili e urgenti e a bassa voce.
@Sabatino Di Giuliano: Allora caro Sabatino è vero che il progresso ci ha dato e ci dà strumenti tecnici formidabili. Io ne so qualcosa dato che ho il cuore che ogni tanto dà i numeri e che ha bisogno di un apparecchio che mi è stato impiantato (defibrillatore) da oltre 10 anni.
Secondo me ci facciamo sfruttare quando acquistiamo cose superflue e ce ne sono, lo sai meglio di me,
anche modernissime dal punto di vista tecnico. Quando vedo certa pubblicità e per fortuna ne vedo pochissima, mi accorgo che vedo pubblicizzare cose ultrasuperflue.
@La Mente Persa: prima però un bel funerale di 1^ classe con tanto di banda musicale al seguito.
@il monticiano:
Devo dire che mi ha fatto piacere leggere il commento. Grazie.
io invece credo che devi continuare in questo, c'è davvero bisogno di personalità come le tue, in questo paese. Ora, più di prima. E lo penso davvero.
HOLAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
ALDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
mi riferivo ai pargoli alduccio caro!!!!
Lo sai come sono i ragazzi d'oggi, quindi sotto controllo sempre!!!!
ahahahahahahaha!!!!!
Anche perchè se hanno preso del padre e della madre poveri noi!!!!
Besito!!!
Hasta siempre!!!
Prima di qualsiasi commento ti stringo forte. Ok adesso posso commentare: io non sono cellulare dipendente, ovvero non sto ore ed ore al cel, ma ti posso assicurare che per me è una delle pochissime tecnologie che benedirei... i motivi sono validi credimi :) poi se mi chiami al cellulare te li spiego. ahahahhahahah :))
@NADIA: Me lo potevi dire prima! Se i pargoli hanno preso dal padre e dalla madre (soprattutto)allora hai ragione tu: controllo 24 ore su 24 con obbligo di firma all'uscita e al rientro in casa. A tale scopo potresti farti dare dallo stabilimento della Fiat-Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco in provincia di Napoli, uno degli orologi marca-tempo che hanno in dotazione.
Ragazzi? Un consiglio: emigrate in
Nuova Zelanda.
A Monticìà, ripasso per vedere come stai e guarda quanti commenti trovi dall'ultima volta? Mo' te monti la testa e me tocca darti di nuovo del lei! ;)
@ANNA: Apprezzo e gradisco la stretta poi però me sfotti. E no così non va. Dici che non sei cellulare dipendente e poi aggiungi che se ti chiamo al cellulare allora mi spieghi laonde per cui ci sarebbero dei motivi così validi che...?
@l'incarcerato: Egregio Signore. Con la presente La informo in via del tutto eccezionale, che Ella potrà rivolgersi a me soltanto previo appuntamento con la mia segretaria che si metterà a Sua completa disposizione per gli accadimenti che Lei riterrà più opportuni.
Distinti saluti.
Grande Monticiano, il tuo commento al post della storia di Trieste aggiunge preziosità "storica". Grazie Aldo
Grazie per il benvenuto Monticiano.
hai ragione la firma per me ha un significato,grazie per la tua simpatia :)
un caro saluto,
aria
ciao Monty,vedo che il post è sempre lo stesso,t'ho letto in commento sul post del Russo cosi sono ripassata,convinta che avessi scritto altro anche se tu non sei piu passato, Do Ut Des!
Notte Monty
;)
@gabrybabelle: il post è sempre lo stesso (a parte che è appena nato) ma sto cercando di adattarne un paio da postare sul qui sul mio blog: sono ancora indeciso quale dei due. Forse domani sera o la mattina dopo ci riuscirò. Non sono più passato perchè mi sono messo in testa, forse sbagliando, di voler commentare i commenti dei blogger amici e di cercare di leggere i post di tutti quelli che mi riesce fare. Il tuo, ad esempio quello del 2 corrente, l'ho letto tutto compreso il riquadro che lo precede ma non sono riuscito a postare un commento. Sono andato persino su Windows Live: niente da fare. Rimane il Do Ut Des e mi dispiace. Sulle fotine forse forse ne sono venuto a capo.
@l'incarcerato: come debbo interpretare il silenzio agghiacciante del tuo post? Qualche dubbio sui miei dubbi amletici? Oppure ti sembra strana qualche altra mia considerazione?
HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
SOR ALDO ammazza quanti commenti stai facendo furore in rete!!:)
Riferito ai pargoli, magari tutti avessero genitori come me e il mio 3/4, si ritengono molto fortunati i miei ragazzacci!!!!!!!;)
besito e buona giornata a dopo dopo!!! Besito !!
Hasta siempre!!!!
Ma Aldoooo, il mio è un sorriso alla tua risposta. Diciamo che è una mia risposta pigra...non mi andava di scrivere.
@NADIA: Hola! Va beneee! Allora ritiro il mio suggerimento ai ragazzi di emigrare in Nuova Zelanda.
E' meglio restare sotto le ali della chioccia. O no?
Due besitos.
HASTA SIEMPRE!!!
@l'incarcerato: Vedi, la colpa è mia perchè evidentemente preferisco le risate fragorose.
Se poi è soltanto pigrizia allora il discorso cambia.
Io metto la vibrazione semplicemente perchè come suoneria ho l'inno sovietico. ahahahah
Buona giornata.
@SCHIAVI O LIBERI?: Bene! Per adesso mi è stata messo un briciolo di musica jazz ma il mio desiderio sarebbe l'Internazionale perchè mi ricorda i tempi di quando 28 anni fa mio figlio, che frequentava l'Università Tor Sapienza di Roma, vicino al quartiere San Lorenzo (così rosso che più rosso non ce nè),qualche serata amava trascorrerla con gli amici in uno dei tanti locali per una pizza, una birretta e via. Alcune volte mi veniva a prelevare a casa e così lo accompagnavo. Nel bel mezzo di quelle serate capitava sempre un uomo piuttosto malandato nel vestire, con la barba alla Carlo Marx che, tromba incollata alla bocca, suonava sempre e soltanto quell'inno cantato a squarciagola da tutti i presenti. Bei ricordi.
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