venerdì 4 dicembre 2009

Quinta puntata di A U T O S T O P

-Perché non vieni a stare a casa mia?- che è enorme per lei sola…-E allora se vuoi vivere da solo penso io a fare tutto, ti posso aiutare a fare questo, ti sistemo quell’altro, di quali cose hai bisogno- Insomma una sollecitudine nei miei confronti piuttosto ingombrante. Io però con lei ho messo subito le cose in chiaro: se ho necessità di qualcosa la informerò il che spero - da parte mia - il meno possibile. Lei se ne sta tutto il santo giorno seduta dietro la vetrata di una veranda che si è fatta costruire praticamente intorno a casa sua al pianterreno e da lì controlla la situazione, specialmente la mia. Credo che in questa faccenda ci sia lo zampino di mio figlio: io però ho escogitato un piccolo espediente in modo da non averla sempre intorno ad offrirmi i suoi servigi. Intanto lei possiede un telefono che, sono certo, ha un filo diretto con mio figlio e mia nuora e che, mi ripete molte volte, ha messo totalmente a mia disposizione ma io mi guarderò bene dal mettere piede in casa sua…Cerca di capirmi Fiorella e non sbuffare…io vado al mio paese per starmene calmo e tranquillo non cerco altro. Ho pensato comunque che può sempre capitare qualcosa d’imprevisto…che so un malore, una qualsiasi urgenza, insomma non si sa mai ed allora ho pensato ad un sistema che ritengo semplice ed ingegnoso:no, no, niente segnali di fumo come gli indiani, non fare l’ ironica. Con il valido aiuto di mio figlio, che “sa far parlare” le mani, abbiamo costruito due aggeggi molto semplici: uno per me ed uno per Carmelina, li abbiamo installati sulle facciate esterne d’entrambe le nostre case - quelle che in pratica si fronteggiano seppure a distanza -, in modo che ciascuno di noi pur stando seduto in poltrona, lei dalla sua vetrata ed io dalla mia finestra, può benissimo vedere i due “cosi”. In che cosa consistono? Semplice: se a Carmelina succede qualcosa e quindi ha bisogno d’aiuto deve solo premere un pulsante dall’interno della sua veranda ed un robusto filo d’acciaio con in cima un rettangolo di lamiera verniciato rosso vermiglio sale talmente in alto lungo il muro esterno che diventa ben visibile da casa mia. Se invece sta fermo in basso vuol dire che tutto è a posto e tranquillo. Lo stesso abbiamo fatto per casa mia e giacché io non ho l’elettricità l’unica differenza per me consiste nel far girare agevolmente una manovella…Ecco quindi che anche noi ci scambiamo i “segnali” non di “fumo” ma di “acciaio”. Elementare, economico e pratico! Guarda Fiorella! A forza di parlare non mi sono neppure accorto che siamo giunti a questo punto del nostro viaggio E tu? Sì? Vedi quel cartello stradale? Tra cinque chilometri saremo a Villa San Giovanni, al porto da dove partono i traghetti, i famosi “ferry-boat” per la Sicilia che fanno scalo a Messina: da lì, bastano un paio d’ore per arrivare alla tua comunità. Ti accompagno volentieri tanto al massimo dopo un’ora arriverò anch’io a destinazione. Adesso facciamo una piccola sosta a questo autogrill, mangiamo qualcosa e metto un po’ di benzina.
=Nino?
=Un attimo solo che vado alla cassa per pagare e poi ripartiamo…ecco fatto, dimmi
=Ti volevo ringraziare di tutto, sei stato molto gentile
=Non preoccuparti, mi hai fatto compagnia anche se ho parlato sempre io…>
Stiamo attraversando il canale di Sicilia e vedo un cielo e un mare meravigliosi: penso al mio futuro ed anche a quello di Nino Mi ha colpito la sua affabilità ed anche il suo modo di informarmi circa la sua vita o almeno di una sua parte; mi ha trattato come una figlia…Beh no, veramente come un nonno con la sua nipotina: mi dispiacerà quando ci saluteremo perché dovremo dirci addio, non ci vedremo più.
=Eccoci arrivati, questa è la tua comunità…Aspetta, aspetta, adesso mi ricordo! Ne hanno parlato a lungo giornali e TV: una magnifica costruzione circondata da un’enorme superficie di terreno che è frutto di un sequestro da parte della magistratura, era tutto di proprietà di un boss della mafia e guarda quanti giovani che lavorano la terra; da lì ricaveranno frutta, ortaggi e verdure: sono certo che ti troverai bene tra tanti tuoi coetanei…Io non entro con te, non occorre, adesso vai pure e fai la brava, cerca di fare buone amicizie…Ciao Fiorella!
=Nino aspetta, voglio abbracciarti
=Anch’io, vieni, ti abbraccio forte e ti auguro tanta fortuna…Ciao =
Ormai sono trascorsi oltre sei mesi da quando ho rimesso piede stabilmente nel mio paese e devo dire che posso ritenermi soddisfatto di come sono andate le cose sin dal giorno del mio arrivo. Tutto è andato secondo le previsioni: la casa dove trascorro la maggior parte del mio tempo, le passeggiate, gli incontri con gli amici, Carmelina che mi controlla sempre e che ogni due giorni mi dice delle telefonate di mio figlio il quale vuole sentire la mia voce. Io allora lo richiamo…ma dal telefono pubblico del bar in piazza. Lui e la sua famiglia hanno trascorso la Pasqua qui con me, ospitati naturalmente dalla Carmelina che sono certo avrà fatto salti di gioia.
Ho approfittato della loro venuta per regalare la macchina a mia nuora. Non è in grande salute ma mio figlio conosce un ottimo meccanico che riuscirà a metterla in sèsto. Adesso è primavera ed il tempo sta migliorando giorno per giorno…si sente un profumo di fiori nell’aria che mi ritempra i polmoni. L’inverno passato è stato piuttosto rigido ma io ho limitato le mie sortite da casa e, con il caminetto acceso tutto il giorno grazie alla grossa provvista di legna che mi ha preparato mio figlio, l’ho superato agevolmente. Oggi è sabato e devo andare a prendere qualcosa da mangiare anche per domani…eccomi pronto…E adesso chi è? Carmelina non può essere perché il segnale non è alzato, io non aspetto nessuno, mah!
=
Ciao Nino
=E tu che ci fai qui?
=Non ti fa piacere vedermi?
=Altrochè! Entra, entra
=Questo sarebbe il tuo rifugio solitario?
=Già, non è di lusso ma mi ci trovo bene. Tu piuttosto, quasi non ti riconoscevo: sei bellissima, ti sei fatta crescere i capelli e ti sei anche ingrassata…Era ora, sembravi un grissino quando ci siamo conosciuti…racconta, racconta, voglio sapere tutto ma, piuttosto, dimmi una cosa:come hai fatto a trovarmi? Quando ci siamo salutati non ti ho dato né indirizzo e neppure il mio cognome e…
=Se mi fai sedere ti dirò tutto
=E’ vero, scusami, ma è stata una tale sorpresa - piacevole naturalmente - che non ho pensato nemmeno a…ecco siedi qui
=Grazie, trovarti è stato facilissimo:ti ricordi che in macchina sulla tua cartina automobilistica mi facesti vedere dove si trovava il tuo paese e come si chiamava? Mi è rimasto impresso nella mente e quindi...
=Quindi che?
=Che stamattina alle 7 ho preso l’autobus che fa il giro di questi paesi, ho chiesto all’autista di dirmi quando dovevo scendere per arrivare qua, sono andata da quel farmacista di cui mi avevi parlato, uno dei tuoi amici…Appena ho pronunciato il tuo nome subito -Nino si trova in cima a quella salitella, non si può sbagliare, si accomodi, se vuole l’accompagno io - Ci mancava poco che mi prendeva in braccio e mi ci portava lui
=Si, si, è una persona gentile
=Anche troppo…Ho visto pure la casa di Carmelina:come hai raccontato tu era seduta in veranda ed attraverso la vetrata ha subito rivolto il suo sguardo verso di me e ha seguitato a guardarmi fino a quando ho bussato alla tua porta, così mi sono voltata e le ho fatto ciao, ciao con la mano Ho fatto bene?
=Ti sei ricordata di tutto! E sono impressionato!
=Non mi sono neppure sforzata tanto
=Bene ma adesso devi dirmi come mai sei venuta a trovarmi
=Si tratta di questo:poco fa quando mi hai fatto entrare mi hai fatto dei complimenti circa il mio aspetto ed in effetti è vero, sono molto cambiata rispetto il giorno in cui ci siamo conosciuti ma non solo esteriormente. Io sono cambiata anche dentro, ormai ho superato definitivamente quel periodo di “sballo” che mi stava uccidendo
DOMANI SESTA PUNTATA

8 commenti:

Gianna ha detto...

Vedi che la vicinanza centra?

Angelo azzurro ha detto...

Sono curiosa di sapere perchè è andata da Nino...

Rosaria ha detto...

Aldo, questo racconto è di una bellezza unica, mi affascina vedere con quanta bravura e delicatezza hai saputo accostare due mondi diversi. Il Nino uomo e la ragazza fiorella..
La tua bravura nel raccontare questo delicato racconto,fa trasparire molto di te.


Ti dico una cosa, non sono curiosa di conoscere il finale, è cosi dolce questa storia e mi sono affezionata ai protaganosti

Poi i segnali di acciaio, ma dove le trovi?
Sei unico!
Ti abbraccio.

Unknown ha detto...

Poi leggerò il post ora passo per un semplice saluto ciao Aldo...un abbraccio Marianna .

Luigina ha detto...

Aldo mi toccherà aspettare mercoledì per leggere il finale. Sono in partenza per una vacanzina. Ma quante puntate ci sono ancora? Intanto ti abbraccio e ti auguro una serena notte. Condivido il parere di Rosy

Anna2 ha detto...

Caro Aldo,
che dolce questo racconto,
(è mica una fase della Tua vita
questa storia???) Si riflette un pò
di Te.
Questo Nino è coraggioso a stare lontano dai propri cari,anche se ha il controllo di Carmelina...
Si è molto affezionato a Fiorella,
è felice quando l'ha rivista!!!
E come andrà a finire!!!
A domani...un grosso bacio ed un abbraccio da Anna2.

il monticiano ha detto...

@stella: a volte può anche essere, a volte no.

@La Mente Persa: Anche i grissini non sono male, piaccciono sgranocchiati piano piano.

@Angelo azzurro: Lo saprai domattina.

@rosy: Ci penso, ci lavoro un po' sopra, vedo i pro e i contro, cerco di evitare più errori possibile e poi scribacchio.
Grazie, un abbraccio anche da me.

@Marianna: Grazie del saluto e di essere passata.
Ti abbraccio anch'io.

@Luigina:Vai tranquilla, fai una buona vacanza.
Un abbraccio e buona notte anche a te.

@Anna2: Cerco di farlo somigliare a me, non so se ci sono riuscito.
A domani, un bacio ed un abbraccio anche da me.

Pupottina ha detto...

la loro amicizia è stata una gran cosa: molto positiva per entrambi ...

Fiorella è migliorata ed anche Nino si sente fiero di sé ... ne sono certa...