Una
ventina di anni fa feci conoscenza con una signora più anziana di
me, vedova, di corporatura abbondante, non vedente e claudicante la
quale essendo venuta a sapere della mia precedente attività
lavorativa mi aveva chiesto alcune informazioni alle quali feci in
modo di dare una risposta soddisfacente.
Così
avvenne e sin da allora, risiedendo nello stesso mio Rione, la
incontravo spesso sottobraccio alla sua unica figlia che le faceva da
accompagnatrice e le sussurrava il nome delle persone che incontrava.
La figlia,
per nulla attraente, era una venticinquenne anche lei abbastanza
robusta, di bassa statura, capelli castani e occhiali da vista. Non
appena c'incrociavamo entrambe mi salutavano con un sorriso e, quando
possibile, si faceva anche un po' di conversazione.
Naturalmente
c'erano dei lunghi periodi in cui non ci s'incontrava, soprattutto
d'inverno o durante certe giornate d'estate troppo calde.
Da qualche
tempo però mi capitava d'incontrare soltanto la figlia con la quale
ci scambiavamo il solito sorriso.
Giusto il
mese scorso incontrai di nuovo solo la figlia e allora le chiesi
notizie di sua madre e lei mi rispose con un sorriso amaro "mamma
non c'è più". La scomparsa era avvenuta appena dieci giorni
prima. Mi disse allora che si sentiva molto sola e che, ormai
quarantacinquenne, alle soglie della mezza età, vedeva il suo futuro
molto incerto. Cercai di fare del mio meglio per consolarla e darle
coraggio, poi ci salutammo.
La
settimana scorsa mi stavo incamminando verso il parco vicino casa
quando vidi venirmi incontro una persona che da lontano salutava e
sorrideva. Mi voltai pensando che stava salutando qualcuno dietro di
me ma non c'era neppure un cane. Quando fummo abbastanza vicini mi
accorsi che era la figlia di quella signora più anziana di me che
era scomparsa di recente.
Feci
fatica a riconoscerla perché era elegantemente abbigliata con una
gonna di colore blu e una camicetta bianca merlettata, volto
rubizzo, capelli corti biondissimi - prima li aveva castano scuro -
occhiali da vista alla moda e un ampio sorriso.
Ricambiai
sorriso e saluto e procedetti oltre.
Completamente
trasformata - ed in meglio - tanto che mi sto ancora chiedendo se era
la "lei" che conoscevo sia pure di vista.
Poi
mi sono detto "Aldo ma a te che te ne frega se è così diversa
da prima?".
Mi
detti ragione da solo.
6 commenti:
Che si senta più libera, adesso?
Forse tenta di incontrare l'anima gemella : auguriamoglielo.
Ciao Aldissimo!
Cristià
Caro Aldo, credo che la conclusione è che per lei sia cambiata la vita, però non dimenticherà sicuramente la mamma che per molti anni l'aveva inconsapevole legata a se.
Ora quella figlia è iniziata un po tardi la sua giovinezza.
Ciao e buona settimana caro amico.
Tomaso
Ha preso coscienza che la vita non finisce e soprattutto che non è bello sopravvivere: bisogna vivere.Ora si sta mettendo in gioco.
Non è mai troppo tardi.
Buon inizio settimana caro Aldo.
Sono eventi che fanno piacere. E danno speranza. Viva la vita :)
evidentemte ha cominciato a pensare a sè stessa ed è rifiorita
Bisogna vivere ogni momento della nostra vita.
Salutoni a presto.
Posta un commento