Nel
1952 avevo 22 anni ed ero disoccupato. Non avevo nessuna colpa di
questa stato di cose perché quando l'anno prima, il 1951, tornai dal
servizio militare che mi ero "cibato" tra Casale Monferrato
ed Asti, lo studio professionale dove avevo lavorato, in nero, era
stato chiuso dagli eredi dal mio datore di lavoro causa il suo
decesso.Avevo trovato altri lavori, sempre in nero e part-time, ma
percepivo una misera paga pur adattandomi a fare o a tentare di fare
qualsiasi mestiere. Di questo stato di cose ricordo un piccolo
episodio. A quell'epoca facevo parte di una compagnia teatrale
amatoriale che metteva in scena spettacoli di prosa ma non disdegnava
di fare anche spettacoli di varietà che si andavano a rappresentare
in genere presso altri paesi o piccole cittadine intorno a Roma in
occasione di locali sagre o feste del patrono.Per questa attività si
percepiva il solito biglietto da mille lire che ciascuno di noi
componenti gradiva molto.Tornando al 1952, un giorno del mese di
settembre il capocomico della nostra compagnia ci disse che per la
seconda domenica di quello stesso mese dovevamo andare a Campoleone,
una località sulla strada statale Nettunense che da Roma, passando
vicino ad Aprilia e a Lanuvio, arriva fino ad Anzio e Nettuno. Era
riuscito ad organizzare tutto con i proprietari del piccolo
cinema-teatro dove dovevamo esibirci: due agricoltori, una sorta di
colossi da mettere in soggezione chiunque, i quali possedevano anche
un esteso appezzamento di terreno agricolo nonché un bar e un
negozio di articoli vari posti ai fianchi del cinema. I tre locali
erano compresi in un piccolo fabbricato di un solo piano che
affacciava proprio sulla statale Nettunense. Di questa nostra
compagnia, per certi spettacoli, specialmente fuori Roma, facevano
parte anche due dei tre fratelli De Vico, Mario e Antonio,
napoletani generazione Scarpetta, noti nell'ambiente
dell'avanspettacolo come Trio De Vico insieme al terzo fratello
Pietro, nonché Maria Boni cantante della sede regionale romana della
RAI Radio Campidoglio. Pure loro parteciparono a questa nostra
"trasferta" per lo spettacolo a Campoleone, Naturalmente
per un compenso maggiore di quello di noi "dilettanti".
Pubblicizzato dai due "colossi" in tutto il circondario con
numerose locandine teatrali, il flusso dei spettatori fu notevole e
noi ottenemmo un discreto successo. Alla fine dello spettacolo gli
spettatori ci chiesero persino l'autografo, anche a me che ero stato
soltanto il "bravo presentatore" per modo di dire. Erano
ormai le 23 e, sistemato tutto quello che c'era da sistemare, il
nostro capocomico andò a casa dei due "colossi" per farsi
dare la somma concordata. E qui avvenne il fatto. I due iniziarono a
lamentarsi per le troppe spese sostenute sia per l'allestimento del
palco e della sala, sia per il noleggio dell'attrezzatura
microfonica, sia infine per la pubblicità e il pagamento dei diritti
alla Società Autori ed Editori – S.I.A.E. A mezzanotte circa noi,
non vedendo ritornare il "capo", cominciammo a preoccuparci
ma dopo pochi minuti eccolo ritornare con la classica coda tra le
gambe: i "colossi" non gli avevano dato una lira! Gli
avevano dato però due grosse buste con dentro frutta, ortaggi e un
salamino.Ci fu una reazione fortissima specialmente da parte dei tre
"professionisti" ma nessuno di noi se la sentì di
affrontare quei due "soggetti" in una discussione.
Tristemente
questa volta tornammo a Roma tutti con la coda tra le gambe.
9 commenti:
L'arroganza non morirà mai.....
Buon inizio settimana e soprattutto serena vita.
Perdonami se qualche volta faccio l'antiromano (è uno scherzare fra amici, lo sai), ma continuo a trovare comico che frutta, verdura e salamini possano stare dentro una "busta". Succede anche con gli autori tipo ammaniti. Non vi riesce proprio di scrivere "sacchetto", o "borsa di plastica", o "sportina"? :-))
(Qui poi, per chi non conosce il vostro perverso uso di "busta", l'equivoco è ancora più facile, visto che poco prima si parlava di denaro, che di solito si mette dentro "buste" vere...)
Un abbraccio, carissimo Amico!
Che due maiali!
Spero che prima o poi abbiano avuto quello che meritavano.
Cristiana
Caro Aldo, purtroppo le cose non sono cambiate per niente, anzi credo che siano peggiorate.
Credo che dobbiamo prenderla con filosofia, tanto nulla cambierà mai.
Ciao e buona settimana caro amico.
TomasoCaro Nicola, abbiamo sfruttato il rosso italiano!
Così sono due le bandiere.
Ciao e buona settimana caro amico.
Tomaso
Certo che ne hai viste nella tua bella Vita.
Strano modo di pagare in natura...
Sicuramente non avranno fatta molta strada quei due o forse data la loro avarizia mentale, sì.
Buona giornata Aldo !!**
Paolo
Non c'era da fidarsi molto nemmeno ai "vecchi" tempi caro il mio Aldo.
@Zio hai ragione sul lessico meridionale! Dai noi è uso comune dire "le buste della spesa" ahahahah
Il mondo non è cambiato molto.
Alduccio ma poi avete consumato i salamini e la frutta?
Tutto esperienza nella vita, grazie a loro oggi hai potuto fare un post di vita vissuta.
Ti abbraccio ciao!
Ci sono ancora tali prepotenti energumeni.
Solo che ora qualche volta vengono sgamati!
Almeno sei riuscito a mangiati il salame? Credo che il sapore di quello del '51-'52, fosse assolutamente super...gnamm...
Abbraccioni!
Ma che vergogna questi due indecenti profittatori!
Però mi fa anche ridere il commento di Zio Scriba ... concordo con lui.
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