=Ne ho ancora non temere quindi se ti serve qualcosa rivolgiti a me e ricordati poi che quando vuoi farti una bella doccia devi venire a casa mia in qualunque momento senza bisogno di alzare segnali rossi: ci siamo capiti?
=Scusate signore, non vorrei intromettermi ma dovreste spiegarmi perché non andava bene il catino che ho di là per
=Per fare cosa? Nino, ti rendi conto di quello che stai dicendo? Fiorella nelle sue condizioni si sarebbe dovuta fare il bagno in quel catino antidiluviano di stagno infilato in quel minuscolo cesso che hai di là? Andrà bene per te che sei ritornato ad essere il selvaggio che eri settanta anni fa
=Non offendere il mio bagno
=Amici calma, calma, mi state facendo morire dal ridere con i vostri buffi litigi, vi state prendendo troppi disturbi per me
=Lo facciamo volentieri. Guarda Nino: questo è un paravento Lo conosci vero? Ha tre pannelli vedi? Così è abbastanza lungo da essere usato sia come divisorio tra la parte di questa “caverna” in cui dovrà dormire Fiorella e quella dove hai il tuo giaciglio, sia anche come protezione dalla vista altrui!
=Ooh Carmelì! La vuoi smettere o no con queste battute! Tanto ho capito che avresti voluto che Fiorella venisse a stare da te e invece lei ha tanto da studiare…vogliamo chiudere la faccenda? Piuttosto datemi una mano a portare giù dalla soffitta sia il letto che la culla
=A proposito di culla: ho già fatto una visita ostetrica scrupolosa a Fiorella e va tutto bene. Vedrai che sarà un parto tranquillo ed al minimo disturbo Nino, mi raccomando, gira quella manovella e fai alzare quel segnale rosso più in alto che puoi
Lei ed io abbiamo seguitato a litigare come cane e gatto mentre Fiorella ha assistito divertendosi molto: tutto però è finito bene…mi sono lasciato convincere e abbiamo cenato a casa di Carmelina. Le giornate hanno cominciato a scorrere tranquillamente ma sempre troppo in fretta, almeno secondo me; il grande giorno della nascita si sta avvicinando sempre più rapidamente ed usando la versione concordata con la mia “ospite”, ho telefonato a mio figlio anche più volte informandolo della presenza di Fiorella qui in casa mia. Durante il mese d’agosto lui e la sua famiglia hanno trascorso una settimana con noi, naturalmente ospiti di Carmelina e così si sono conosciuti: da quello che ho visto è andato tutto liscio, sembra che hanno simpatizzato abbastanza. I due gemelli sono stati sempre a giocare con Fiorella e lei si è molto divertita; quando sono ripartiti si sono scambiati promesse di nuovi incontri. Ormai stiamo quasi contando le ore che mancano all’evento, tutto è stato preparato a puntino, Carmelina sta di sentinella notte e giorno: ma non dorme mai quella benedetta donna? Si è persino comprato un binocolo per vedere meglio se e quando alzo il segnale: di giorno va bene ma la notte come fa? E’ capace di mettersi seduta qui davanti la porta per essere pronta ad intervenire; anche in paese tutti quelli che ci conoscono sono in fervida attesa. Siamo diventati il caso del secolo, va a finire che vengono giornalisti e TV locali. Alle 0,25 del 7 settembre Fiorella si sveglia improvvisamente e comincia a lamentarsi, mi chiama e mi dice di alzare il segnale per Carmelina; subito dopo ecco che entra tutta trafelata ma, energicamente, prende in mano la situazione e mi detta ordini a più non posso; Fiorella grida ma resiste, io mi metto dietro un armadio e mi tappo le orecchie…Che vigliacco! Poi improvvisamente riesco a sentire il pianto di un neonato e Fiorella, stanca ma felice, che ride e piange nello stesso tempo mentre Carmelina che nel frattempo accudisce il pupo canticchia una canzone e si mette pure a ballare. Poi Fiorella mi chiama accanto a sé e mi dice che Antonio è nato ma lei lo chiamerà Ninetto: ci abbracciamo commossi…in fondo posso considerarmi uno dei suoi nonni: il bambino è veramente bello. La mamma lo è, ed il padre? Forse anche lui…Finalmente tiriamo tutti un sospiro di sollievo e la vita riprende a scorrere lenta; verso i primi di dicembre Fiorella, dopo aver messo a dormire Ninetto, mi dice che mi deve parlare…
=Dimmi tutto
=Nino ascoltami bene: due giorni fa ho telefonato a Milano,ho parlato con i miei genitori e li ho messi al corrente di tutto. Non gli ho nascosto niente, vengono a prendermi domenica pomeriggio a Palermo in aereo
=Questo vuol dire che…
=Sì, ritorno a casa mia, hai avuto ragione tu: i miei mi hanno capito e perdonato e non vedono l’ora di riabbracciarmi e soprattutto di accogliere il loro nipotino. Io ti devo molto, grazie a te mi sento come rinata…Sono veramente diventata un’altra Fiorella
=Da una parte sono contento che tu…ma - credimi - sono, sono, non so cosa dirti, non trovo le parole che vorrei dire ma…e Carmelina?
=Ieri sera, quando sono stata a casa sua perché ha voluto invitarmi a cena, l’ho informata:non ti dico quanto ha pianto, penso di averle dato un grosso dolore
=Come quello che sto provando io adesso
=Ti capisco, tu però lo sai che questa storia non poteva avere una conclusione diversa
=E’ vero, lo dico con amarezza, in fondo tutto è nato a seguito di un banale AUTOSTOP.
23 commenti:
Caro Aldo buongiorno!
sono mattiniera, anche perchè oggi faccio la nonna e mi aspetta mia figlia, ma prima di andare via ho dato uno sguardo al blog e ho letto.
Laconcsione era più che ovvia, ma mi dispiace, per Carmelina e Nino
all'età loro ci si affeziona ai neonati e ai giovani,
La tua storia finisce nel modo più bello...con la pace in famiglia.
Però il perno principale di questa pace è stato nino che ha saputo rendere umano un autospo.
Ti abbraccio vado di corsa.
Buona giornata.
ho risposto alla tua mail,ma passo di qui per comunicartelo,....qualora non arrivasse....botti? fuochi d'artifico? tzè tzè...
Ho sollevato il segnale per comunicarti che il tuo racconto mi è piaciuto: lo vedi dalla tua stanza? :-D
Finale un po' triste per i due nonnini, ma la soluzione migliore è la tua conclusione.
Non poteva esserci conclusione migliore! Anche se Nino e Carmelina poveri...
Saluti Aldo!!
I tuoi racconti mi piacciono anche quando fanno nascere nel cuore un po' di tristezza.
Come stai, caro Aldo? Sei stato alla manifestazione sabato?!? Raccontami.
A presto, un abbraccione! :O)
Leggere i tuoi racconti è fantastico:
anzi,sei tu una persona fantastica,
ricca di buoni sentimenti e di saggezza.
Intanto ho scoperto che ti piace Camilleri:per me è un mito.Ho appena terminato "IL TAILLEUR GRIGIO".
Un grande abbraccio,ALDO.
Non è facile scrivere e raccontare con solo i dialoghi... bravissimo! E non poteva che finire così. Un bacio e buona serata^^^
Psss, ho un piccolo pensierino per te! Ciao!
@rosy: In effetti la figura di Nino risalta più degli altri personaggi, ma è stata una mia aspirazione il metterla particolarmente in mostra.
Buona notte cara.
@gabrybabelle:il tuo blog è una fantasmagoria piacevolissima di immagini, di scrittti e di notizie.
Complimenti.
@Vincenzo Cucinotta: L'ho visto, l'ho visto.
Mi sa che quel segnale lo dovrò brevettare.
@stella: difatti per i due nonnini mi dispiace non avere pensato ad
una diversa conclusione.
@Angelo azzurro: Per Nino e Carmelina anche a me sarebbe piaciuto offrire loro un diverso finale.
Un saluto anche a te Angelo.
@luly: Naturalmente sono contento che il racconto ti sia piaciuto.
Per sabato 5/12 discorso a parte.
A voi tutti un forte abbraccio.
@chicchina: Grazie per tutti i complimenti. Riguardo Camilleri ho letto tutti i libri che ha scritto
in onore delle mie olrigini sicule, ed è anche per me un mito.
Adesso sto leggendo LA RIZZAGLIATA.
Un abbraccione anche a te.
@Daniela: Grazie anche a te ed un bacione per tutti voi.
Molto gradito il tuo pensierino.
Ciao Daniela.
c'è un po' di tristezza in questo finale, ma come sempre mi è molto piaciuto il tuo racconto a puntate
buon martedì festivo!!!!
^_______________^
Caro Aldo,
penso a te e alle tue storie
sempre con tanto piacere!!
Ti abbraccio
Ornella
La Tua capacità di toccare tanti temi sociali incorniciandoli un un avvincente racconto è davvero ammirevole.
Il personaggio che compare spesso è quest'uomo sui 70-anni che, sono sicura, rispecchia Te, il Tuo modo di essere, una personalità carismatica che suscita il desiderio di conoscere una così bella persona.
Complimenti Aldo, da un problema serio come la droga ne hai tratto una storia ricca di delicatezza e umanità.
Permettimi d'inviarTi un amichevole
abbraccio.
Francesca
Eeeebè...è giusto cosi'...
Fiorella,ha fatto bene a mettersi in contatto con la mamma,e spiegarLe tutto quel che le è capitato nel corso di quel tempo.
E' sempre meglio dire subito tutta la verità,che trovarsi male poi...
Saranno certo contenti di essere
nonni e crescere il nipotino Ninetto.
Nino invece è stato un esempio di coraggio e di aver dato tanto Amore...
Caro Aldo,ci dai molti esempi di vita,per far si'di prederne atto.
Ti lascio un abbraccio e una carezza Anna2
Pupottina: La tristezza è rimasta soprattutto per Nino ma anche per Carmelina. Senza dimenticare quella di Fiorella. Una buona nottata.
@Tua madre Ornella: Io apprezzo molto il tuo pensiero in proposito.
Anche da me un abbraccio.
@Francy274: Un po' di somiglianza c'è non posso nasconderlo ma soltanto per come avrei voluto essere io nella vita. Non credo però di esserci riuscito appieno.
Lo spunto per il racconto mi è nato quando iniziai a scriverlo proprio per la tragedia della droga.
Con affetto ricambio molto volentieri il tuo abbraccio.
@Anna2: Sono contento di aver suscitato tutto quello che di bello tu descrivi.
Ti abbraccio anch'io con piacere.
Ciao Monticiano....ho immaginato il finale diversamente, ma mi pare giusto che Fiorella abbia ritrovato la sua famiglia.....Oddioooooo però poverini i due di una "certa età" (come dico io....non mi piace nè anziani e tanto meno vecchi perchè si puo' essere giovani a 100 anni e vecchi a 20) che forse ora si sentiranno un po' soli!!!
Bellissimo questo tuo racconto, complimenti, scritto scorrevolmente senza troppi inutili paroloni...La semplicità è la cosa migliore, ma non sempre la gente lo capisce e se non ci sono parole ricercate, pensano di non essere sufficientemente "intellettuali", ma a ben vedere, non è sempre facile essere semplici, è forse più facile cadere nella retorica.
Ciao, un abbraccio Bruna
Caro Aldo, ti ho un po' trascurato, ma ti ho sempre pensato con immutato bene.
Riassuno qui le puntate di Autostop.
Mi è molto piaciuto il tuo racconto. Sei molto bravo, sensibile e a tratti malinconico, senza mai perdere la tua garbata ironia e autoironia.
Finale un po' triste, ma bello, come tutto il resto. Baci
sono passata per augurarti un buon natale e un felice 2010
mi sono fatta una scorpacciata a ritroso! bel racconto, ci sono dentro tutti i sentimenti della vita
bravo, marina
ei ciao aldo non hai ritirato il dono di natale su vai e ritira .....un abbraccio forte !
Storia delicata, dolcissima. Come tutte le tue storie. Ma dimmi, quanto c'è di autobiografico in quello che scrivi? Sono molto curiosa. Ciao Aldo.
@DIANA B: A parte il tuo generoso
commento mi fa felice il fatto che quello che scribacchio piaccia a chi ha la pazienza di leggerlo.
Anche da me un caro abbraccio.
@Nicole: Se pure trascurato con questo tuo commento mi hai dimostrato che almeno una parte di quello che scrivo è di tuo gradimento.
Un bacione e un abbraccio.
@Solpiccola: Ricambio volentieri i tuoi graditi auguri e a rileggerci
presto, spero.
@marina: Hai ragione, forse ho pure abbondato.
Grazie.
@Marianna: Grazie molte del dono.
Un abbraccio anche da me.
@serenella: Di autobiografico no, di come avrei voluto essere nella vita sì, ma non ci sono riuscito per troppi motivi.
Ciao serene', bentornata.
Ciao Aldo, con un pò di ritardo sono riuscita a leggere tutto il tuo racconto...mi è piaciuta molto l'immagine del professore che si allontana dalla modernità per vivere in modo spartano, la storia delicata della ragazza "all'inizio un pò sbandata e diffidente", poi sempre più vicina al personaggio principale..Certo il finale è un pò triste, c'erano troppi anni di differenza perchè nascesse qualcosa tra i due? Non saprei, mi sarebbe piaciuto, però è una storia che fa tenerezza, mi ha commosso, mi ha ricordato la nascita del mio unico figlio, di quanto mi sentissi forte e pronta ad affrontare qualsiasi cosa per il suo bene.
Ti abbraccio e ti auguro una buona giornata, con un sorriso:-)
Ultima perché ho dovuto recuperare le puntate perse per assenza giustificata, anch'io sollevo il segnale verde per comunicarti che questo racconto mi è piaciuto in modo particolare, ma anche perché mi piace credere che questo finale non sia triste, ma pieno di speranza, perché son sicura che, se fosse vera la vicenda, Fiorella, Nino e Cesarina si incontreranno ancora. Grazie Aldo
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