Come potevo aver fatto questo alla mia età, che avevo altre cose a cui pensare anziché mettermi a folleggiare, che avrei dovuto vergognarmi - il perché di questo non l’ho capito - che avrei dovuto pensare alle conseguenze e che lei…si sentiva demoralizzata e distrutta - per la verità anch’io
=Hai raccontato tutto a Padre Ferdinando?
=Certamente, non gli ho nascosto nulla
=E lui che ha detto?
=Che le vie del Signore sono infinite e che se questa era la sua volontà bisognava rispettarla
=Dopo ci vado anch’io a parlare con Padre Ferdinando e gli faccio ascoltare la mia di campana: per prima cosa gli chiedo come mai in tutti questi mesi non mi ha mai fatto sapere niente di quanto stava accadendo - eppure deve aver notato qualche cambiamento nel fisico di Cesaria - alludo ovviamente alle dimensioni della sua pancia
=Lei non ha frequentato più la chiesa da quando ha cominciato a lavorare qui ed ha evitato di farlo anche con persone che la conoscevano
=Lo credo bene! Aveva di che vergognarsi. E tu allora? Malgrado la tua antipatia per i telefoni ci siamo parlati qualche volta in questo periodo eppure non mi hai accennato nemmeno una sillaba a
proposito della novità. Perché?
=Beh effettivamente non l’ho fatto per diciamo così una questione di delicatezza, e poi pensavo che la cosa si potesse sistemare in qualche altra maniera. Per quanto riguarda poi Padre Ferdinando, non per difenderlo, ma sai benissimo che non è più venuto qui a casa nostra dalla morte di tua madre
=Chissà che cosa avrebbe detto la mamma se solo lo avesse saputo
=Padre Ferdinando mi ha assicurato che da dove si trova adesso la mamma lei avrebbe approvato il mio comportamento
=Ho capito! Devo precipitarmi a parlare con Padre Ferdinando e vedere se riesco a fargli schiarire un poco le idee e pregarlo di non fare il consolatore degli afflitti perché mi pare che tu non lo sia affatto: non si può perdonare tutti e tutto in questo mondo
=Mi sembri ingiusta verso di lui ed anche verso di me:in fondo che fastidio ti può dare la nascita di Giacomo, è un bambino bellissimo, sano, robusto e poi - almeno fino a quando resterò su questa terra - mi occuperò io di lui anche se è così piccolo…nei tuoi primi anni l’ho fatto anche con te, ricordi?
=Vagamente e poi te e la mamma me lo avete sempre raccontato ma adesso la situazione è diversa ed anche di parecchio. Hai dimenticato che età hai e come sei conciato sul piano fisico?
=No, non l’ho dimenticato, faccio sempre tutti i controlli e sembra che tutto proceda abbastanza bene e riguardo Giacomo è già sotto il controllo di un pediatra e inoltre mi viene ad aiutare una bravissima bay-sitter segnalatami da Padre Ferdinando
=Il complice!
=Che vuoi dire?
=Niente, niente, quando esco da qui debbo correre da lui a confessarmi!
=Perché che hai fatto?
=Io? Senti chi parla
=Sai Mimì, siamo anche riusciti ad iscriverlo all’asilo nido, quello qui vicino, nella stessa scuola
dove ha insegnato la tua mamma
=Quando hai detto “siamo” intendevi dire tu e Padre…
=…Ferdinando, certo! Come ti ho già detto mi è stato di grande aiuto
=E di conforto! Va bene, ho capito tutto, io purtroppo questa sera stessa debbo riprendere l’aereo e domani tornare al lavoro quindi ti saluto perché prima di partire voglio passare a salutare il nostro caro Padre Ferdinando
=Salutalo anche da parte mia e se vedi Padre Michele saluta pure lui,sai è stato il padrino di Giacomo quando lo abbiamo battezzato
=In definitiva avete completato l’intera opera
=Abbiamo cercato di fare tutto quello che era necessario ma scappi così? Senza fare un salutino a tuo fratello? E a Tosca?
=Tosca non mi ha degnato di uno sguardo e Giacomo non mi pare il caso di svegliarlo. Adesso devo proprio andare, ciao, ci sentiremo molto presto
=Dì ad Andrea che ha uno zietto e al vichingo, cioè voglio dire a Fritz che ha un nipotino
=Non potrei mai dimenticare di farlo! Ciao =
Mimì è uscita di casa e adesso starà torturando Padre Ferdinando:spero che lui le tenga testa nel subire il suo interrogatorio ma soprattutto che mantenga la promessa che mi ha fatto e non le sveli il nostro segreto. La mia vita comunque deve continuare soprattutto per il bene del piccolo Giacomo e perché no anche per quello di Tosca. Io penso che con la dovuta calma e facendo passare un po’ di tempo, Mimì si rassegnerà di fronte al fatto compiuto. Sono certo che il marito Fritz la farà ragionare, lo conosco troppo bene è un uomo buono anche se vichingo. Accetterò molto pazientemente ogni decisione che quasi sicuramente mi faranno avere al più presto. Dopo appena quattro giorni, questa mattina, nel suo bel passeggino, Giacomo è uscito di casa insieme a me ed ha iniziato il suo primo giorno di scuola…beh veramente di nido. Non posso nascondere che quando è stato il momento di lasciarlo nelle braccia di una delle maestre mi veniva quasi da piangere: il pensiero di lasciarlo lì senza la mia presenza stava facendomi decidere di riportarmelo indietro ma poi, convinto dalla maestra che frattanto si era resa conto della situazione, sono tornato sui miei passi. A casa, osservato da Tosca con aria interrogativa, ogni cinque minuti do una sbirciatina all’orologio per assicurarmi se non sia già arrivata l’ora per andare a riprendermi Giacomo. Soltanto dopo un bel po’di giorni io ed anche Tosca ci siamo abituati alla sua assenza per così tanta parte della giornata ma quando arriva il momento del suo ritorno a casa si sente nell’aria una specie di elettricità. Posso dire con assoluta sincerità che i giorni a venire trascorsero in maniera abbastanza felice e tranquilla anche se con alti e bassi come è logico che avvenga tra due persone come me e come Giacomo per non parlare di Tosca. Adesso che ci penso, andando a ritroso nel tempo, con lei ho smesso di chiacchierare come facevo prima della nascita di Giacomo ma non deve essersela presa più di tanto perché tutta la sua attenzione era rivolta soltanto verso il piccolo, io ormai avevo perso ogni interesse per lei. Qualche giorno dopo il rientro a Leverkusen Mimì mi telefonò molto più serena e tranquilla, mi disse che non avevo sbagliato a comportarmi come avevo fatto: se ne era convinta dopo vari colloqui con Padre Ferdinando (grazie Padre!) ed anche dopo averne parlato con suo marito il Vichingo il quale non solo approvò totalmente il mio comportamento ma, quando la prima volta Mimì gli raccontò il fatto lui si sbellicò dalle risate dicendo alla moglie che ero stato grande e da ammirare (grazie Fritz!). Giacomo cresceva bene e molto rapidamente ma purtroppo anche per me i giorni andavano via così velocemente che neppure me ne accorgevo. Fin dai primi anni avevo preso l’abitudine di far addormentare Giacomo raccontandogli anziché le favole, le trame delle opere liriche di Puccini e lui prima mi chiedeva i perché, i come , i quando, e poi, con un pollice tra le labbra, si metteva nelle braccia di Morfeo e si cullava nei propri sogni.Tosca mostrava di apprezzare la cosa partecipandovi per un paio di minuti ma si addormentava e sempre prima di Giacomo.
(fine della decima e penultima puntata)
18 commenti:
Non passavo da molto, devi scusarmi. Ho letto con interesse il pezzo.
Mi mancano gli altri, li recupero, promesso. Un saluto da Madrid.
Blogger
interessante anche questa parte
Bè...riesci sempre a stupirmi!
un abbraccio
La storia si sviluppa con dolcezza e tranquillità....
Secondo me meriterebbe pioù spazio e più attenzione.
Mai pensato di pubblicare quello che scrivi?
Se abitassimo in America Latina potresti fare lo sceneggiatore televisivo... in Italia, purtroppo, si apprezzano solo gli scollacciati e qualche prurito in più.
Ma le storie che spingono al galoppo la fantasia non sono quelle da "prurito" fuisico bensì quelle da emozione.
Buongiorno Aldare'...
MMMMMMMMMM...si mette bene o si mette male???? Con te non si è mai sicuri di niente, come nella vita...
due puntate consecutive O_O
Grande aldo!!!!
devo tornare quando ho calma!!!
Aldo, sei un vero galantuomo, mantenere un segreto di questa portata, non è da tutti!
aspetto il seguito
bacini a giacomino...il piccolo.
Un grazie di cuore a te.
PS a stasera su rai tre
... Padre Ferdy... lui è mitico nei miei ricordi di infanzia, frequentavo l'oratorio e per ritrovarmi nel passato dovevo leggere Te... Sono lontani i tempi in cui volevo Padre mario solo per me... Un giorno andò via, non misi più piedi in chiesa.
Grazie per la tenerezza che mi hai donato leggendoti.
pss Ferdy come il calzolaio...
un abbraccio
Elsa
@Blogger: Lascia perdere le scuse, piuttosto pensa a divertirti in quel di Madrid. Vedrai qualche spettacolo di flamenco?
Un saluto anche a te.
@Andrew: Meno male, spero di non essere noioso.
@upupa: Per fortuna!
Un abbraccio da parte mia.
@Kaishe: Mai pensato di pubblicare quello che scrivo, comunque ti ringrazio.
Hai ragione riguardo la fantasia e le emozioni.
Buona giornata anche a te.
@aleph: le incertezze nella vita?
Ci sono eccome.
@La Mente Persa: Più che cinema e TV, amo il teatro.
Alla maniera di Albertone io ripeto
a me m'ha bloccato la malattia.
@Le Favà: E non è finita qui.
@Pupottina:Forse è meglio come dici.
@rosy 1°) e 2°): Il piccolo Giacomo ricambia e ringrazia.
A stasera su RaiTre se mi funziona il TV perchè fino a poco fa non aveva nessuna intenzione di funzionare.
@elsa: Vero. Anche a me ritorna in mente un frate. Un caro ricordo di bambino. Quando lasciò Roma per andare missionario non so dove, anch'io chiusi. Per il suo carattere mi sono ispirato a lui.
Un caro abbraccio.
Monty,t'ho inviato una mail per spiegarti il fatto,in ogni caso ho scritto tt in un piccolo post....
ho creshato,per questo sono fuori da un po...
Carissimo Aldo
ti mando un grandissimo abbraccio
e un bacio
Ornella
commento all'ultimo capitolo, per oggi mi riservo la riflessione! :)
che strano,non mi aspettavo che questa figlia si sarebbe adirata tanto,avrei agito più come Fritz e poi andar via senza dare 7000 baciotti su quelle guanciotte addormentate di Giacomoooo???? ma nemmeno se mi pagavi a peso d'oro!!!!
;-))))
vediamo un pò come finisce!! Un abbraccio Aldo!!
e vai il bastone della vecchiaia sta crescendo sano e forte...
Ciao
Aldo,ha funzionato la sua TV?
Adesso è terminato"pane e tulipani"
sono ancora sotto l'influsso di Fernando e del suo bellissimo lei...
Voglio sperare che le mie parole non la disturbino, perchè se è cosi, sono pronta a porgerle le mie scuse.
Alducioooooooooo,come è bello il lei di Fernando bello e poetico.
Voglio andare a veneziaaaaaaaaaaa
Notte serena.
@gabrybabelle: bentornata, ci mancava una blogger come te.
Spero che i problemi saranno risolti in brevissimo tempo.
@Tua madre Ornella: Le tue visite sono sempre graditissime.
Un abbraccio forte anche da me.
@ANNA: Una saggia decisione.
@Aglaia:Beh la sorpresa di avere un tale fratello l'ha colpita forse più del dovuto.
Il tuo amore per i bambini ti fa ragionare in modo diverso.
Anche a te un abbraccio.
@il cuoco: Ciao. cresce sano e forte per l'amore di chi si sente suo padre.
@rosy: ho ancora davanti gli occhi il volto dolce e soave di Rosalba.
Il modo di parlare di Fernando è tutta una poesia.
Un film che ho rivisto volentieri e che rivedrò se capiterà l'occasione.
Noto che ha colpito tantissimo anche te.
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