=Pronto Mimì? Ciao sono papà
=Ciao, come stai? Come mai questa telefonata?
=Piano piano per favore, una cosa alla volta
=Scusami, tu telefoni così raramente che quando lo fai e per di più se mi chiami al lavoro è ovvia la mia preoccupazione: è successo qualcosa?
=Beh!, adesso te lo dico, ma prima di tutto come stai te e tuo marito e soprattutto la piccola Andrea?
=Stiamo tutti bene non preoccuparti, non è questo il punto:dimmi intanto da dove telefoni?
=Dal telefono di casa, quello in corridoio, perché?
=Una mia curiosità…appagata! Dimmi allora
=Ecco, purtroppo il 29 settembre è morta Cesaria e…
=Cosa? Ma era ancora così giovane. Cos’è stato? Un incidente? E poi perché lo vengo a sapere solo oggi? Neppure Padre Ferdinando mi ha fatto sapere qualcosa: com’è successo?
=Ho pregato io Padre Ferdinando di non avvisarti: preferivo farlo io a cose fatte, per non metterti in agitazione
=Perché, secondo te adesso sarei calma? E’ stato già fatto il funerale?
=Sì, sì, Padre Ferdinando si è occupato di tutto e abbiamo sistemato anche il resto
=Quale resto papà? Ma perché parli per enigmi? Non mi hai ancora spiegato la causa della morte, questo vorrei sapere e per favore cerca di essere preciso
=A notte inoltrata si è sentita malissimo, io allora ho fatto venire un’ambulanza e l’abbiamo portata all’ospedale
=Ci sei andato anche tu, vero? E lì che cosa è successo?
=Dopo qualche ora purtroppo è morta. I dottori hanno cercato di spiegarmi la causa ma non è che ci ho capito molto, qualcosa che riguarda il corpo femminile La conclusione è che Cesaria non c’è più
=E adesso come fai?
=Con l’aiuto di Padre Ferdinando stiamo cercando altre soluzioni
=Bene, comincio a calmarmi specialmente perché sento che hai ripreso i contatti con lui e tu lo sai il perché
=Lo so, lo so perché sostituisce i tuoi occhi e le tue orecchie qui e ti tiene sempre al corrente di tutto
=O quasi perché in questo caso non l’ha fatto, io desidero sapere sempre tue notizie, voglio stare tranquilla
=Adesso lo sei? Sei anche più calma?
=Sì, sì, poi chiamerò Padre Ferdinando per pregarlo di occuparsi della parte burocratica conseguente al decesso della povera Cesaria
=Sono certo che lo farà però prima di telefonargli debbo parlarti di un’altra questione, adesso sei più calma vero?
=Vai avanti papà ormai ti conosco, quando fai così la mia calma va a farsi benedire
=Si tratta di una cosa molto delicata ecco perché ti chiedo se sei più calma
=Papà? Cerca di capirmi per favore, te lo ripeto quando fai così non sono più tanto calma
=Hai ragione, il fatto è che tu…ecco… hai un fratello!
=Cosa? Ma che stai dicendo papà, stai scherzando vero? Beh non farlo!
=Ascolta Mimì, non sto scherzando, lo ripeto, tu hai un fratello!
=…….
=Mimì? Pronto Mimì? Ci sei? Sei ancora al telefono?
=No, non ci sono, sono svenuta, forse mi trovo in un altro pianeta
=Mimì ti prego, torna in te, non mi far stare in pensiero
=Ah! Saresti tu quello che sta in pensiero? Ed io che dovrei fare quando sento dirmi da mio padre che a questa età, soltanto a questa mia età, io ho un fratello?
=Beh! Essere la sorella maggiore
=Di chi? Non mi fare urlare più di così, sono completamente fuori di me. E poi dove sta questo fratello?
=Sta qui, in camera tua che poi è diventata quella di Cesaria e adesso è diventata di
=E che sta facendo in camera mia?
=Dorme, sai lui
=A quest’ora lui dorme? Stento a crederlo! Comunque domattina prendo il primo aereo e vengo a conoscere questo…problema! Ti saluto papà, ci vediamo domani.=
Eh sì, ha attaccato il telefono, credo proprio si sia arrabbiata e molto anche; domani prevedo una giornata che passerà alla storia. La cosa certa è la mia volontà di volere assolutamente mantenere il riserbo su Giacomo, ma è altrettanto sicuro che Mimì non verrà danneggiata né materialmente e neppure moralmente. Lei è la vera ed unica mia figlia mentre Giacomo è il… mio segreto e tale deve rimanere. Dopo una nottata non proprio tranquilla mi alzo e preparo la colazione per me, per il piccolo (un bel biberon molto nutriente) e per Tosca che, al solito, dorme placida nel lettino ai piedi del suo Giacomo. Non lo porto all’asilo nido perché sono certo che appena arrivata Mimì vorrà per
prima cosa conoscere il fratello e subito dopo passare al mio interrogatorio. Spero tanto di non cadere in contraddizione e di non avere esitazioni nel rispondere alle infinite domande che mi rivolgerà: lei se ne accorgerebbe. L’ho sempre detto che lei è una vera dura. Sono quasi le tredici ed ho appena finito di pranzare, anche Tosca e Giacomo sono stati debitamente nutriti e sono nel loro lettino. Improvvisamente ma non tanto ecco il suono del citofono:certamente è Mimì è già arrivata, magari avrà preso il primo aereo della notte
=Sono io papà, apri
=Ah! Sei tu Mimì? Buon giorno,vieni, vieni
=Ciao
=Ciao,come stai? Come è andato il viaggio?
=Dov’è?
=Chi?
=Come chi? Sai benissimo di chi parlo
=Già, hai ragione, intendi tuo fratello Giacomo
=Ah! Si chiama così?
=E’ per via di Puccini
=Certo, la tua fissazione! Insomma si vuol degnare di farsi vedere e, a proposito, non vedo neppure Tosca
=Sono entrambi nella tua camera, stanno dormendo
=Ma per la miseria, questo…questo…non fa altro che dormire?
=Andiamo di là, così lo conosci, senza svegliarlo però
=Ascolta papà adesso mi sto veramente scocciando:non avrà per caso la malattia del sonno?
=Vieni ti prego, ecco guarda, questo è Giacomo!
=Oh! Mamma! Un neonato e nero? Ma…
=Sì, è un po’ abbronzato
=Un po’? Io direi molto! E Tosca poi? Mi ha appena guardata:ma cosa è successo in questa casa?
=Niente di grave, qualche piccola novità
=Tu le chiami piccole novità? Io avrei da definirle in ben altro modo ma dimmi…quanto tempo ha il piccolo?
=E’ nato il 29 settembre
=Il giorno della morte di Cesaria?
=Sì e nello stesso ospedale
=Ma allora la madre di Giacomo è Cesaria! E il padre?=
A questo punto ho spiegato, a modo mio, come stavano le cose. Ho dovuto farlo perché Mimì è giunta da sola alle conclusioni, io le ho soltanto un po’ modificate. Le ho raccontato che Giacomo è nato di sette mesi, che purtroppo tra me e Cesaria è successo quello che è successo e quindi ho dovuto assumermi le mie responsabilità. Il tutto naturalmente tra le sue furibonde osservazioni ed i suoi rimproveri.
(fine della nona puntata)
11 commenti:
E questa non la comprsi proprio: perchè mai il protagonista mente così spudoratamente alla figlia? Cosa vuole difendere con questa menzogna? Vabbè, forse si chiarisce nella decima puntata...
Solo, spero che non farai come nelle fiction, che aggiungono puntate a seconda del gradimento... :-D
Qui, siamo tutti ansiosi di come andrà a finire :)
A Monticiano... questo tuo protagonista, seppur per preservare un volere dell'amica, sta a fa un casino!!!! Mamma mia ahahahhahahh io avrei uno choc se scoprissi di avere un fratello più piccolo di mio figlio! :S Credo che potrei arrivare all'omicidio di mio padre eh sì! Statti attento eheh :)) Però ho sempre immaginato di trovare dopo anni un bel fratello alto moro sui 30... questo lo potrei perdonare a mio padre si si! ;)
Bardo, sta diventando un polpettone! Ora mettici pure che salta fuori il vero padre, che è il vecchio datore di lavoro, che è un noto boss di quartiere e che ora ti tiene sotto tiro perchè ha paura che la tipa ti ha confessato tutto prima di morire e lui non vuole grane e allora rapisce il bambino e tutti pensano che tu l'hai ammazzato e allora...e poi...e quindi....
Mi sa che saprò la fine a settembre!
A me questo Aldo fa pensare a un vero gentiluomo...
In una sola affermazione, senza troppe forzature ma seguendo il filo delle deduzioni di Mimì, salvaguarda la memoria di Cesaria e il futuro del piccolo.
Mi piace!
Adesso sviluppala come vuoi, caro Aldare', a me andrà di sicuro bene.
Questo protagonista ha la cristallina onestà dell'autore della storia.
Aldo, mantenere un segreto è onorevole, ma ancor di più lo è
quando le circostanze ci impongono di infrangerlo.
Abbiamo il dovere di rassicurare anche chi ci ama.
Se Cesaria potesse parlare, conoscoscendo bene il pianeta donna credimi, la prima cosa che farebbe, ti scioglierebbe da ogni giuramento.
Te lo dice una donna.
Alla prossima.
Alduccio, su che canale va in onda Pane e tulipani?
Merci
Perchè non raccontare la verità a Mimì? Perchè fare il padre fino in fondo? Misteri!
Ci vuoi tenere sulle spine ancora, insomma. Mi sa che la storia avrà un bel seguito...
Ciao Aldo!
@Vincenzo Cucinotta: lui ha promesso a Cesaria di mantenere il segreto ad ogni costo e vuole mantenere la parola.
Non agisco assolutamente come usano fare per le fiction.
Spero, se mi riesce ad adattarla interamente per il blog, che la prossima, la decima, possa essere l'ultima.
@ANNA:E allora perchè Mimì non dovrebe perdonare il proprio padre se gli presenta un bel fratello, moro e di 30 giorni o giù di lì?
@ALEPH: Niente di tutto questo e la fine, se mi funziona la capoccia, dovrebbe arrivare con la prossima puntata, dopodomani.
@Kaishe: Finalmente una persona che difende ed ammira lui.
Infatti proprio sulla base di quello che hai detto tu si comporta il protagonista.
@rosy: Ma lui questo ha promesso a Cesaria e questo vuole mantenere.
Tanto chi vuoi che danneggi.
Naturalmete il tuo giudizio è validissimo però mettiti nella testa di un uomo così all'antica.
@serenella: Per le stesse ragioni che ho detto prima e perchè l'ha promesso ad una persona che poi è morta.
@Angelo azzurro: ci siamo incrociati mentre tu postavi il tuo commento.
Dovrebbe finire, se tutto va bene, la prossima puntata.
Ciao Angelo.
una nobiltà degna di altri tempi...purtroppo....:-))
aspetto il seguito!!
Buona serata;-))
@Aglaia: Proprio così mentalità all'antica.
Il seguito? solo due puntate.
Grazie per la buona serata che ricambio.
Posta un commento